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Chad Brown si svela: "Ho buttato un torneo per stanchezza"

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Chad Brown si svela:

Chad Brown è un membro del Team PokerStars Pro con circa 3,5 milioni di dollari vinti in carriera, la maggior parte dei quali guadagnati alle World Series of Poker dove ha ottenuto il suo primo ITM nel 1993, senza riuscire però a conquistare mai un braccialetto nonostante i tantissimi tavoli finali raggiunti.

Alle ultime WSOP disputate quest'estate si è inceppato qualcosa nel meccanismo di Brown che, ad un paio di livelli dalla fine del day 1 di un evento da $5.000 No Limit Hold'em, ha accusato la stanchezza commettendo alcuni errori che ne hanno compromesso il torneo.

Brown ha analizzato a mente fredda quanto successo per PokerStarsBlog:

"Una cosa che ho sempre notato giocando a poker è che dopo una lunga giornata di gioco può capitare di essere stanchi anche ai giocatori più esperti, che quindi negli ultimi livelli di giornata tendono a commettere più errori del solito. Nelle ultime fasi di giornata, se capita di notare qualcuno che gioca peggio rispetto all'inizio, bisogna cercare di prendere vantaggio da questa situazione. Se invece capita a noi di essere stanchi, il consiglio giusto è di cercare di non commettere errori che potrebbero compromettere il proseguo del torneo."

"Ma nonostante questi suggerimenti che ho dato a tutti durante la mia carriera, durante un evento delle ultime WSOP è capitato anche a me di sentire la fatica a fine giornata commettendo errori facilmente evitabili in altre situazioni."

"L'evento era un 5.000$ NLHE e nel day 1 me la stavo cavando bene, ero sopra average. A due livelli dalla fine però mi sentivo molto stanco ed inoltre avevo un gran mal di testa. Sapendo di non poter giocare al meglio in quelle condizioni, presi la decisione di giocare più tight rispetto al solito."

"Il problema è che non mi era mai successo di sentirmi stanco a fine giornata, quindi non sapevo realmente come modificare la mia strategia per cercare di giocare in maniera diversa. Alla fine ho commesso diversi errori e sono stato eliminato prima della fine della giornata. In parole povere ho fatto esattamente quello che ho insegnato agli altri a non fare."

"Se fossi tornato per il day 2 con lo stack che avevo a due livelli dalla fine del day 1 molto probabilmente sarei riuscito ad andare ITM, con la concreta possibilità di una deep run.Mi ero prefissato di giocare in maniera tight e conservativa alla fine di quel day 1 ma alla fine le cose non sono andate come speravo."

"In una delle mani incriminate ho chiamato un rilancio con J10 e sul flop la carta più alta era proprio un Jx ed ho quindi deciso chiamare la continuation bet del mio avversario. Al turn è scesa un'altra carta bassa ed il mio avversario è uscito puntando 3/4 del piatto. In altre occasioni, con la lucidità necessaria, avrei deciso di passare la mia mano, ma in quel caso ho deciso ancora di chiamare. Al river è sceso un Kx che, grazie ad un doppio check, mi ha consentito di perdere di meno in quanto il mio avversario aveva AxJx."

"In un'altra mano ho spillato AxKx ed ho 3bettato sull'apertura di un avversario. Credo che in quel caso mi sarei potuto tranquillamente limitare al call. Non credo sia sempre obbligatorio 3bettare con AxKx, questo per evitare di giocare grossi piatti quando non è necessario. Alla fine il mio avversario ha chiamato e su un flop Qx high è uscito in donkbet. Io ho deciso di rilanciare ma sulla sua 3bet ho dovuto mollare il colpo perdendo altre chips fondamentali."

"Arriviamo quindi alla mano che mi è costata l'eliminazione quando ho chiamato un rilancio da cutoff con AxJx, anche il bottone ed il grande buio si sono adeguati. Al flop sono scesi AxKxXx e dopo la cbet dell'original raiser io ho chiamato ancora, mentre invece avrei dovuto rilanciare per vedere come ero messo. Anche il bottone ha chiamato ed in tre abbiamo visto scendere il turn 10x. L'original raiser stavolta ha checkato, io ho puntato e solo il bottone ha chiamato. Al river è sceso un blank e dopo il mio check il bottone è andato all in. Io mi sono ritrovato a dover mettere 18,000 per un pot da 70,000 ed alla fine ho chiamato, scoprendo le brutte notizie dato che il mio oppo ha mostrato Ax10x eliminandomi dal torneo."

"Ripensando a quanto successo,il mio errore più grande è stato non essere coerente con la strategia che avevo pensato di adottare quando la stanchezza cominciava a farsi sentire. Avrei dovuto giocare più tight, evitando così ad esempio di 3bettare nello spot con AxKx che mi è costato tante chips. La cosa più brutta di tutto ciò è che sono caduto in errore in una situazione che ho sempre cercato di insegnare agli altri di evitare."

"Avevo giocato alla grande per tutto il giorno con delle ottime letture che mi avevano permesso di accumulare chips. Mi ero anche reso protagonista di un hero call con Ax high rivelatosi corretto, il mio radar in quel momento stava funzionando alla grande. Poi però negli ultimi due livelli il radar si è inceppato e non sono stato capace di apportare le modifiche necessarie al mio gioco per rimanere in corsa."

"Nonostante a me sia successo raramente, a tanti giocatori capita di soffrire la stanchezza sul finire di giornata. Direi che almeno il 50% dei giocatori ha vissuto un'esperienza simile almeno una volta. Prepararsi al meglio per essere lucidi negli ultimi livelli di gioco è un grosso vantaggio che vi consentirà di sfruttare le cattive giocate dei vostri avversari. Quindi se sentite di essere lucidi alla fine della giornata premete il piede sull'acceleratore e cercate di avvantaggiarvi delle situazioni che potrebbero venirsi a creare. Ma se vi capita di essere stanchi usate anche il freno, impostate la modalità "nitty" e cercate di non commettere errori."

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