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Come Vincere Giocando a Poker in 3 Passi

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Vincere Giocando a Poker

Volete vincere più soldi giocando a poker? Se è così, dovete cambiare il vostro modo di pensare. Perché? Perché tutto deriva da questo. Le vostre decisioni strategiche e tattiche scaturiscono dai vostri ragionamenti. Se questi sono contaminati da idee sbagliate, ne deriveranno pessime decisioni.

Tra gli innumerevoli di cui potremmo parlare, scegliamo tre falsi miti comuni tra i giocatori di poker che dovreste immediatamente cancellare dal vostro cervello.

1. “Sto Vivendo una Winning (o Losing) Streak.”

Nessuno ha mai spiegato come mai questo concetto sia sbagliato meglio di Tommy Angelo, nel suo libro Elements of Poker:

Tutte le mie good streak e tutte le mie bad streak, di qualsiasi entità e durata, hanno avuto una cosa in comune: non eiston nella vostra mente. Esistono solo nella mia. E questo è vero per qualsiasi winning o losing streak. Nessuna esiste in realtà. Sono solo costrutti mentali, come il passato e il futuro. Tutto ciò che succede succede nel presente. Ma come si può avere una "streak" nel presente? Non si può. E perciò, se vivete nel presente, come naturalmente succede, allora in questo momento non esiste alcuna streak nella vostra vita. Non esiste prova consistente di una streak. La streak esiste quando ci pensate, ma quando smettete di pensarci sparisce. Spunta e fiorisce solo nella vostra testa. E quando la vostra testa inventa una streak, voi ci credete, perché credete a ciò che la vostra mente vi suggerisce. Ma la verità è che esiste solo la mano che state giocando.

Ad una prima lettura potreste pensare a qualche supercazzola new-age. Ma tutto ciò è vero: profondamente vero.

Se non riuscite a capacitarvi del concetto che le streak non esistono, potete fare la seconda cosa migliore possibile, cioè capire che tutte le streak finiscono. Se pensate di vivere una losing streak, prima o poi finirà, quindi perché non oggi?

Rifiutare il fatalismo e dare per scontato che perderete di nuovo: se questo è il vostro atteggiamento, meglio non giocare del tutto, fino a quando non riuscirete a portare un mindset positivo al tavolo da poker.

Viceversa, se pensate di non poter perdere perché vivete una winning streak, pensate a Larry David e "tenete a freno l'entusiasmo". Quella streak potrebbe finire in ogni moento - ed è probabile che finisca oggi, se pensare di essere invincibili vi porterà a giocare in maniera sconsiderata.

2. “Devo Continuare a Giocare Finché Non Torno in Pari”

Questa idea ha fatto più danni ai bankroll nel poker di qualsiasi altra. Banditela dal vostro cervello!

Giocare a poker significa perdere, a volte, e non c'è nulla che voi o qualsiasi altro giocatore di poker possiate fare per cambiare questa verità. Inoltre, nessuno può scegliere in qual giorni vincere e in quali perdere.

Ovviamente questo non significa che vincere o perdere è questione di mera fortuna e va oltre ogni controllo. Ma il controllo che avete su questi concetti è ben lontano dall'essere assoluto, e si esercita in unità molto più piccole che "vincere oggi" contro "perdere oggi".

Il controllo che avete deriva da una miriade di piccole decisioni. Si inizia con la scelta di giocare o meno, in base a come vi sentite, per poi passare alla scelta di quale variante giocare, a quale livello, e in quale tavolo sedersi. Dopodiché il controllo è limitato a giocare il meglio possibile ogni mano e a quando smettere di giocare.

A volte la somma di tutte queste decisioni - anche se corrette - vi porterà comunque a perdere. Fatevene una ragione. Fate spallucce. Non lasciate che una piccola perdita gestibile diventi una enorma e ingestibile, continuando a giocare quando non siete al meglio, quando gli avversari sono più forti del solito o quando le carte semplicemente non vogliono darvi una mano.

Esiste un termine tecnico per quei giocatori che continuano a fare re-buy in maniera sempre più frenetica per cercare di recuperare: perdenti.

3. “Non Vinco Mai Con la Coppia d'Assi”

Potete sostituire la coppia d'assi con quella di re, di donne, di jack, con asso-re e altre mani di partenza premium nell'hold'em. L'idea è comunque sbagliata.

Se davvero credete, fin nel midollo, di perdere sempre con queste mani, allora l'unica risposta razionale sarebbe foldare pre-flop. Ma non lo fate. Perché? Perché sapete che non è vero che perdono sempre.

Non è un mistero il motivo per il quale tanti giocatori affermano tale palese falsità. È perché il ricordo del dolore associato al perdere con gli assi (o chi per essi) è più vivido rispetto a quello del piacere di vincere con la stessa mano.

I nostri cervelli sono programmati per ricordare con più forza il dolore del piacere, è un fatto evolutivo. Gli psicologi hanno scoperto che il dolore provato quando si perde una somma di denaro è due volte più forte del piacere provato quando si vince la stessa cifra. Una differenza che pianta semi diabolici e controproducenti nella nostra testa.

Quando prendiamo AxAx e lo mettiamo a confronto con cinque mani casuali, vince solo il 49% delle volte; in altre parole, perde più di quanto vince. Questo rende i due assi una pessima mano? Ovviamente no! Se ripetiamo lo stesso scenario 100 volet, in media vi porterete a casa la metà di tutto il denaro finito nei piatti, contribuendo soltanto a un sesto di essi. Questo significa 3 dollari di piatto per ogni dollaro investito. Praticamente è come stampare denaro.

Marco Aurelio
Il filosofo Marco Aurelio

Ovviamente non potete scegliere con quali mani vincerete e con quali perderete. Tutto ciò che potete fare è giocare il meglio possibile.

Con le "dieci migliori mani di partenza", questo significa essere aggressivi abbastanza da massimizzarne il valore, riuscendo però a foldare quando l'evidenza vi dice che la vostra mano è stata battuta. Se riuscite a fare questo, giocare le mani premium è uno dei modi più affidabili per vincere soldi durante le vostre ore di gioco.

Accogliete gli assi. Se vederli vi porta a ricordare il dolore dell'ultima volta che avete perso un piatto grosso, dimenticatelo! Questo genere di cose non fa bene, ma anzi interferisce attivamente con il modo giusto di giocare questa mano in questo momento. E questo è l'unico e solo obiettivo di un giocatore di poker.

Il filosofo Marco Aurelio una volta scrisse: "La nostra vita è il risultato dei nostri pensieri". Ed è vero anche nel microcosmo: il nostro poker è il risultato dei nostri pensieri. Qualsiasi falso pensiero scacciato dalla vostra mente è un pensiero in meno che vi porterà a prendere pessime decisioni.

Se qualcuno di questi cattivi pensieri si impossessa della vostra mente, cacciateli; rifiutategli la vostra attenzione. Ne conseguiranno decisioni migliori, che a loro volta si tramuteranno in più soldi nel vostro portafogli.

Photos (lower): “Portrait of Emperor Marcus Aurelius (Roman artwork),” Jean-Pol Grandmont, Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported; “Pocket aces,” Eliya Selhub, Creative Commons Attribution 2.0 Generic.

Robert Woolley vive ad Asheville, NC. Ha vissuto molti anni a Las Vegas, raccontando la sua vita nel poker sul blog“Poker Grump”.

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