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Come Gestire Gli Sbalzi del Bankroll ai Low Stake

Martin Harris
Beto10
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2 min read
Soldi, Soldi e Ancora Soldi

Uno dei lati più attraenti dei tornei di poker è la loro capacità di offrire ai giocatori l'opportunità di ottenere un ROI (Return on Investment, ritorno sull'investimento) molto più alto rispetto a quanto succede nel cash game.

Se raddoppiare o triplicare il buy-in durante una sessione di cash game può essere considerato un ottimo risultato (vincere ancora di più non solo è ancora più straordinario, ma anche più raro) i tornei multitavolo dai grossi field, come quelli delle 2015 World Series of Poker, offrono la probabilità di ottenere ancora di più.

Per esempio, i 9 rimasti nel field da 7.192 giocatori dell'Evento #28: Monster Stack $1,500 No-Limit Hold’em, si giocheranno una prima moneta da $1.286.942, quasi 858 volte il buy-in (!).

Chiunque ottenga un risultato enorme in un torneo si trova ad affrontare un nuovo problema, uno di quelli ai quali probabilmente neppure ci si pensa, cioè come gestire al meglio questo genere di balzo improvviso nel bankroll.

Alcuni decidono di ignorare questo aumento di capitali coi quali giocare, rimanendo entro i buy-in e/o i limiti ai quali sono abituati a giocare. Altri rispondono con avventatezza, passando all'altro estremo e provando a partecipare a partite più dispendiose senza magari essere adeguatamente preparati.

Molti, tuttavia, adottano un approccio che è una via di mezzo. Ed è esattamente la strategia che il nostro Remko Rinkema sta adottando con il suo bankroll, dopo aver ottenuto un risultato importante nelle Spring Championship of Online Poker di PokerStars, il mese scorso.

Nel torneo di 8-game da $215 delle SCOOP (Evento #35-M), Remko ha chiuso in seconda posizione su 548 player, guadagnando $18.195,21, addirittura più di quanto ha vinto il trionfatore - grazie a un deal chiuso prima dell'heads-up. Il final table ha visto la partecipazione di Jason Mercier (che ha chiuso al terzo posto) e Dzmitry Urbanovich (quarto), mentre al 12° posto, tra gli altri top player arrivato fino in fondo, si è classificato Ryan D’Angelo.

Come ha già spiegato Remko nel PokerNews Podcast, il buy-in da $215 non era certo una cosa da poco per lui, il cui risultato da oltre 18.000 dollari è davvero importante, rispetto al suo bankroll online.

Sarah Herring ha chiesto a Remko come stia gestendo questo invidiabile problema, questo grosso balzo in avanti del suo bankroll. Parlando dalla prospettiva di un giocatore amatoriale senza aspirazioni di diventare professionista, Remko ha rivelato di voler continuare a giocare ai suoi limiti preferiti, tentando la sorte di tanto in tanto (in maniera ragionevole) in qualche evento più importante, e dei lati positivi di incassare parte delle vincite dopo aver ottenuto un risultato importante. Date un'occhiata:

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