Salvatore Caronia Parla di Dealer e Gioco Live: "E' Ora di Sfatare un Mito"
Il dealer non è un giocatore, è a servizio del gioco. È una figura che fa parte del gioco, ma non è detto neppure che sia un fenomeno. Non c’è un identikit: non c’è un’età limite, può essere un uomo o una donna. Un professionista, abilitato, che però deve avere determinate ed elevate caratteristiche.
È un ruolo di cui c’è sempre più bisogno: molto diffusa in altre parti d’Europa, per non parlare degli Stati Uniti, eppure nonostante i corsi di formazione le adesioni scarseggiano.
Ci sono corsi specializzati che seppur non portino in maniera automatica all’essere assunti, consentono di avere una certificazione spendibile in tutte le case da gioco. È il caso della Giochi del Titano Spa , una società con sede a San Marino che sta tenendo proprio in questi giorni un corso che si concluderà a marzo.
Abbiamo fatto un focus su questa figura e sul corso con il Direttore Generale della società, Salvatore Caronia, andando anche a mettere una lente di ingrandimento sulla situazione del gioco live in Italia.
PokerNews: Direttore, ci parli del corso che la società sta tenendo. Chi partecipa impara davvero come diventare un dealer?
Salvatore Caronia: Certo, è un corso di formazione come per una qualunque figura professionale. Il mercato ne ha bisogno. Allo stesso tempo, visti i tempi, è una possibilità concreta di trovare un’occupazione grazie a questa certificazione. Il corso è cominciato a gennaio, dura tre mesi e si articola in sedute da quattro ore al giorno per cinque giorni. In totale abbiamo avuto una cinquantina di iscritti, anche se speravamo in molte più adesioni.
Qual è l’identikit del dealer o di un aspirante tale? Ci sono dei limiti che scoraggiano a iscriversi?
Tutt’altro. Non ci sono limiti di età, né di sesso o altre limitazioni. Anzi, a differenza di quanto si possa pensare il dealer non è un giocatore, non lo deve essere stato o non deve avere spiccate capacità nel gioco. Sono altre le caratteristiche che poi vanno a determinare la selezione all’interno delle prove, vale a dire capacità e rapidità nel calcolo, una manualità elevata, possedere una velocità e lucidità mentale notevoli.
È un caso che ad aprile a San Marino aprirà un cash game?
Il corso non serve a procacciare figure da assumere poi a San Marino. Chi supererà il corso riceverà il certificato che sarà spendibile ovunque e quindi le persone potranno valutare dove meglio credono di candidarsi per quel ruolo. Questa è un’occasione, che pensavo molti di più avrebbero colto, che da uno sbocco, una possibilità di iscriversi all’albo dell’ufficio del lavoro.
Quanto guadagna un dealer?
Sfatiamo questo mito. [Un dealer] è assimilabile a un impiegato, e così anche il suo stipendio. Poi è chiaro che il discorso varia da azienda ad azienda. Forse il Italia si è creato questo mito visto che ci sono solo quattro casinò, ma adesso i dealer si sono diffusi anche sulle navi da crociera e si sono formati in corsi privati.
Direttore se parliamo di dealer parliamo di gioco live, cosa ne pensa del gioco dal vivo in Italia?
Ha bisogno di essere rivisto. Bisogna smettere di vedere quello status symbol che non c’è più e rendersi conto che questo tipo di mercato va ripensato. Non c’è più l’ideologia del gioco d’azzardo assoluta, quella è venuta meno. Oggi con 50/100 Euro mi siedo a un tavolo, gioco, mi diverto e passo una serata rilassante come andare in ristorante. Se si prende davvero atto di questa nuova dimensione allora si può rilanciare.
Secondo lei, perché il gioco online ha così tanto successo?
Proprio per questo motivo, ci vanno tutti perché basta un buy-in limitato. Però manca l’emozione, il gioco di sguardi con il dealer. Eppure il live consentirebbe molto di più di combattere la criminalità: è più sicuro e controllabile.
Chi deve guardare l’Italia per migliorare?
Francia, Spagna, Inghilterra, tutto il resto d’Europa. Ma l’Italia ha vissuto nella negazione del gioco. Non si capisce cosa sia azzardo e cosa sia lecito. Le differenze non sono chiare. Ecco manca chiarezza, cosa che le altre nazioni anno e così ci si regola e si sfrutta meglio il mercato e chi gioca non ha paura di far parte di un illecito o di essere truffato.
Immagine: GiornaleSM.com
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