Il poker sportivo in Italia: la situazione online, live e la questione tasse
Nonostante il numero dei giocatori e dei semplici appassionati al poker sportivo sia cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni in Italia, nel nostro Paese rimane ancora quell'alone di "mistero" intorno al nostro fantastico gioco.
La questione va ricercata principalmente nel passato, in quanto l'accostamento del Texas Hold'em al vecchio poker all'italiana a cinque carte è tuttora piuttosto frequente in quella parte di popolazione che non ha assimilato i veri meccanismi del "nuovo" gioco.
Ancora oggi è infatti difficile sdoganare veramente il Texas Hold'em, in quanto l'accostamento di questa disciplina al gioco d'azzardo vero è proprio è piuttosto frequente tra i neofiti, nonostante in diverse sedi sia stato ribadito come le abilità nel lungo periodo prevalgano sul fattore aleatorio.
Sembra piuttosto strano dirlo, ma in Italia ancora oggi la "questione morale" prevale su tutto e la maggior parte della gente, sentendo parlare di poker, storcerà il naso e dirà "Sai quanta gente si è rovinata giocando?".
Insomma il problema in questo caso è più alla radice, e l'assenza di una legislazione chiara in ambito di poker live di certo non aiuta in questo senso.
Poker Live
Il terminepoker sportivo definisce una particolare forma di gioco del poker, ed è l'unica modalità di gioco che non sia definita "d'azzardo" in Italia e nel mondo. In Italia però al momento sarebbe proibito giocare fuori dai casinò.
Perchè l'uso della parola sarebbe? Il motivo è presto spiegato, in quanto le più recenti sentenze delle Corti di Cassazione di vari paesi italiani, così come dei Tribunali di Perugia, Pesaro e Treviso, hanno stabilito che il Poker Texano non è un gioco d'azzardo e che i tornei in modalità freeezout, e che non prevedano l'elargizione di premi in denaro, sono perfettamente leciti in quanto skill game.
Tanti circoli italiani, nati con semplice scopo ludico e di aggregazione a cui le Forze dell'ordine avevano apposto i sigilli durante i vari blitz effettuati negli ultimi mesi/anni, hanno quindi ottenuto la propria attesa rivincita che ha dato nuovamente il via libera all'organizzazione di tornei, anche se il rischio "chiusura" per tutte le sale organizzatrici di eventi è sempre dietro l'angolo in quanto continua a latitare una legge precisa che possa stabilire i veri confini della modalità dei tornei organizzati.
Il ragionamento è semplice, in quanto in un torneo di poker live freezeout il giocatore sa sempre quanto può perdere (una volta terminate le proprie chips senza andare a premi) e quanto può eventualmente vincere una volta terminato il torneo. Questo significa il decadimento delle basi su cui si sviluppa il concetto di gioco d'azzardo (attività imprevedibile) non solo nell'esito ma anche appunto nella quantità di denaro che si può vincere o perdere.
Poker Online
L'AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato) ha disciplinato il poker sportivo online tramite una serie di normative ed emendamenti classificando il Texas Hold'em come "Skill Game", ovvero come gioco d'abilità.
Non è permesso ai giocatori italiani (residenti in Italia) la registrazione e il gioco su siti non autorizzati da AAMS, che pertanto sono oscurati ai giocatori nostrani che quindi possono confrontarsi solo con il field .it.
Diversa invece la situazione deitanti players italiani recentemente trasferitisi all'estero (principalmente in Slovenia o a Malta) proprio per grindare sulle poker room .eu e contemporaneamente anche sulle .it, capaci in questo modo di ampliare il proprio palinsesto e di allargare i propri orizzonti visti i montepremi nettamente superiori che le room con liquidità condivisa offrono.
AAMS ha rilasciato regolari concessioni per poter offrire questo genere di giochi online con restrizioni di diversi tipi. Il buy in di tornei e sit & go dovrà sempre essere compreso tra 0,50 euro e 250 euro, mentre per il cash game la somma massima che si può portare ad un tavolo è di 1.000€ per volta, senza possibilità di ricaricare (restrizione comunque facilmente raggirabile alzandosi da un tavolo e risedendosi nuovamente pochi secondi dopo).
Tornando al discorso liquidità condivisa, recentemente attraverso dei colloqui informali tra i vari entri regolatori nazionali, si è tornato a parlare della possibilità che venga presto trovata una soluzione in merito, che possa quindi portare all'allargamento del bacino d'utenza. Al momento i vari mercati nazionali vivono infatti un periodo di calo a causa della limitata liquidità di players, ed in particolare quello italiano non sembra potersi risollevare se non grazie a qualche soluzione alternativa come appunto la liquidità comune.
Tasse
Come per la questione poker live, anche in questo caso non esiste una legislazione in merito, almeno per quanto riguarda il poker live, mentre nel poker online regolamentato da AAMS la tassazione è alla fonte ed i giocatori non dovranno quindi pagare le tasse sulle vincite in sede di dichiarazione dei redditi.
Parlando di live invece la situazione è più che caotica, in quanto non si capisce esattamente quali siano le precise linee di demarcazione della questione.
Sicuramente non si dovranno pagare le tasse sulle vincite ottenute nei Casinò di Sanremo, Venezia, Campione d'Italia e Saint Vincent in quanto presenti sul suolo italiano, mentre per quanto riguarda le vincite ottenute sul suolo estero, negli ultimi anni e soprattutto recentemente la Guardia di Finanza ha provveduto a notificare a tantissimi giocatori italiani le cartelle esattoriali con le relative cifre da versare all'erario in base alle vincite prese dal sito The Hendon Mob, con relativa mora dovuta al mancato pagamento in sede di dichiarazione dei redditi negli anni passati.
Inoltre il mestiere di Professional Poker Player non è riconosciuto in alcun modo in Italia a livello legale, quindi non si potranno scaricare dalle eventuali tasse i buy in e le varie spese di trasferimento, vitto, alloggio.
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