PokerStars-Full Tilt: è fatta!
Dopo mesi di negoziati e voci incontrollate che circolavano in rete, si è conclusa la telenovela PokerStars-Full Tilt.
Alla fine il colosso mondiale “con la picca” è riuscito a definire l’accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ) per l’acquisto di Full Tilt.
Secondo il sito diamondflushpoker.com l’ufficio della Procura ha approvato un accordo per il quale Full Tilt cede a PokerStars tutti i suoi asset. In cambio la prima pokeroom al mondo (e adesso ancora più leader) pagherà nel giro dei prossimi tre anni547 milioni di $ al governo degli Stati Uniti. Parte di questa cifra verrà utilizzata dal DoJ per rimborsare i giocatori statunitensi di Full Tilt.
Una volta finalizzato il passaggio delle proprietà, entro 90 giorni PokerStars riattiverà tutti gli account dei giocatori non statunitensi dell’ex competitor, che a quel punto potranno decidere se effettuare un cashout o riprendere l’attività di gioco sulla pokeroom. 184 milioni di $ saranno destinati da Stars a questa seconda operazione.
Il valore totale dell’accordo è dunque di731 milioni di $, con i quali PokerStars cancella le pendenze con la giustizia degli USA, acquista Full Tilt e rimette a disposizione di tutti i giocatori i fondi bloccati in seguito al Black Friday e al crack della pokeroom di Ferguson&C.
A questo punto la società dell'Isola di Man potrà rilanciare un brand importante come quello di Full Tilt, pur mantenendo management separati (la sede di FTP rimarrà a Dublino, almeno per il momento), e potrà riproporsi al mercato degli USA come operatore legale, laddove i singoli stati giungano ad una regolamentazione sul gioco online.
Grande ovviamente la soddisfazione di Mark Scheimberg, presidente del Consiglio di Amministrazione di PokerStars, che ha sottolineato come l’operato della sua società in questa lunga e intricata vicenda abbia dimostrato ancora una volta l’attenzione di PokerStars per i propri clienti/giocatori e per il rispetto delle regole.