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Poker Strategy: thinking process con Pierpaolo Fabretti (2)

Nicola Pagano
Nicola Pagano
3 min read
Poker Strategy: thinking process con Pierpaolo Fabretti (2) 0001

Eccoci nuovamente con lo spazio dedicato all'analisi del thinking process dei pro. Per la serie "come ragiona un professionista" nelle varie situazione di gioco, qualche giorno fa abbiamo iniziato lo studio di due mani capitate a Pierpaolo Fabretti in occasione del recente tappa IPT a Sanremo. Vi proponiamo la seconda, costata il torneo al pro di PokerStars.it.

Ecco il racconto della mano, come apparsa sul blog live di PokerNews Italia:

Apre Pierpaolo Fabretti da UTG a 4.000, 3betta Filippo Candio da bottone a 8.300, Fabretti flatta.

Flop 72J
Fabretti si mette in check-call sulla cbet di Candio a 8.000.

Turn 3
Fabretti checka ancora, Candio pusha per 42.300 e Fabretti dopo qualche secondo decide di chiamare.

Candio AA
Fabretti 88

River 4 ininfluente e Candio raddoppia mentre Fabretti rimane con circa 10.000 chips che mette nel mezzo la mano successiva con Qx6x trovandosi contro ancora una volta AxAx. Niente aiuti dal board ed il Team PokerStars Pro è out.

Preflop: Ci sono due cose da tenere presente prima di addentrarci nell'analisi dettagliata dell'action. Un po' di history per cominciare, nel senso che fino a quel momento avevo rilanciato con una certa frequenza, addirittura quattro volte nelle ultime 6 mani. Pertanto la mia immagine poteva essere vista facilmente come loose aggressive. La seconda considerazione è che sia io che Candio, in quel momento, siamo molto vicini quanto a chips (50k lui, 60k io), un po' sotto average e ancora lontani dalle posizioni a premio (payout a 24 giocatori per questa tappa IPT). Per questo motivo in particolare, sono pronto a prendermi dei rischi contro Filippo, anche a gamblare un po'.

Apro io con una coppia media, un rilancio standard, ma subisco la 3bet di Filippo in posizione. Il suo stile, anche se leggermente più prudente del solito, rimane sempre quello di un giocatore loose aggressive, pertanto il range della sua 3bet può essere valutato come abbastanza ampio.
Quando l'azione torna a me, sono di fronte ad una scelta: flattare, e giocare al turn fuori posizione, oppure check-raisare, sostanzialmente committandomi. Dopo averci pensato un po', decido di chiamare e andare al turn.

La scelta di non rilanciare dipende dalla considerazione fatta prima: sono disposto a giocarmi tutto in questa mano, contro un giocatore aggressivo e propenso al bluff come Filippo. Se si fosse trattato di un giocatore tight aggressive come Daniele Mazzia (seduto al tavolo alla mia sinistra), il discorso sarebbe stato diverso. Con Filippo, se al turn non esce una figura o un Ax sono pronto a chiamare una sua 2nd barrel, anche andando all-in.
Ma se al flop faccio check-raise e Candio mi pusha i resti, sono veramente in difficoltà. Chiamare diventa difficile, anche se so che lui ha nel suo "arsenale" un'azione "in bianco". Voglio evitare di trovarmi in questa situazione e quindi congelo l'azione chiamando. Se poi al turn Filippo molla, posso incassare la mano con la mia coppia...

Turn: e invece Candio non molla! La sua overbet all-in è davvero una bella mossa. Ha tutto l'aspetto di quel bluff di forza che sono disposto a chiamare, però con un giocatore con il suo stile non si può mai dire. E' la forza dei loose aggressive: li puoi trovare senza niente per varie mani di fila e poi, quando decidi di fare action, sono "pieni"!
D'altra parte, il 3 è un mattone e non può aver migliorato la sua mano. A livello di strategia ho già deciso di chiamare e di giocarmi tutto, visto soprattuto che il torneo è ancora molto lungo e foldare mi farebbe rimanere con circa 25bb. E così faccio: peccato che questa sia proprio una di quelle volte in cui il November Nine è attrezzato con i "pini"!

Il river è ininfluente, e il mio IPT di Sanremo finisce in questo modo. E' stata una giocata che alcuni hanno trovato discutibile, ma che io la rifarei senza dubbi. In realtà, ritengo che si sia trattato di una mano "scritta", ma l'importante è avere sempre una strategia ed essere coerenti con essa. Con l'obiettivo premi ancora così lontano, avevo già deciso che contro Candio la mia coppia di 8x poteva essere sufficiente per gamblare.
Questa volta è andata male, ma conto di rifarmi già al prossimo IPT di Nova Gorica a fine Agosto. Ciao a tutti!

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Nicola Pagano
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