Come Giocare I suited Connectors
Scegliere bene come e quando giocarli è una scelta spesso errata da effettuare per la maggior parte dei giocatori.
Sebbene possano risultare un’ arma molto potente nel caso in cui chiudessimo un punto forte e ci trovassimo di fronte ad una buona mano, vengono spesso over playati.
Per far sì che essi prendano valore e giustifichino un nostro eventuale call ci dobbiamo trovare di fronte ad uno stack molto deep, sia da parte nostra che del nostro avversario.
Vi ricordo infatti che anche se centrassimo un progetto di colore o di scala al flop saremmo sempre intorno al 35% di probabilità di vincere il piatto, a meno che non fossimo in possesso di una o più over cards.
Deduciamo quindi che l’ unica ragione per la quale questo tipo di carte vanno giocate è quella degli implied odds.
Non ha molto senso infatti giocarli nei sit and go dato che orbitiamo intorno ai 10-20 bui per la maggior parte del tempo.
Nei tornei programmati, ad esempio, andrrebbero giocati entrando in una mano senza aprire i giochi solo nel caso in cui sia noi che l’avversario di turno avessimo almeno 30 bui dietro.
Tutt’altra cosa é invece giocarli puntando tentando di rubare i bui, dato che se non riesce il piano a, ovvero rubare i bui e conseguentemente incrementare il nostro stack, potrebbero tornare utili passando al piano b, vista la loro giocabilità post flop nel caso in cui venissimo chiamati.
Sono anche un ottima mano per mandare i resti nel caso in qui avessimo meno di 10 bui.
Bisogna infatti considerare che la mano gioca meglio contro le premium hand, anche meglio delle coppiette dato che saremo al 22% di possibilità contro un eventuale AA rispetto al 18% delle varie coppie. Se venissimo invece chiamati da una mano tipo AK avremo addirittura il 40% di chance di vittoria.
Il cash game è la specialità dove essi trovano maggior beneficio visto che i giocatori al tavolo tendono ad essere molto deep.
Sono varie però le modalità di giocarli.
Dobbiamo infatti valutare il nostro iniziale investimento in funzione dello o degli stack che ci fronteggiano nella mano di turno.
Se ad esempio siamo di bottone e ci troviamo di fronte ad un reise 3x da parte di un giocatore con circa 30 bui dietro, possiamo limitarci al call. Se invece, allo stesso tipo di reise, lo stack che ci fronteggia è di almeno 50 BB possiamo anche rilanciare dalla stessa posizione per prendere controllo del pot e cercare di sfruttare al meglio flop; è li che nel caso centrassimo un progetto potremmo continuare a puntare, ma non solo: considerata la forza mostrata precedentemente, se il flop fosse del Q♠3♣5♦potremmo provare a rubarlo con un alta percentuale di riuscita.
L’ importante è non continuare a bluffare con aria al turn e al river, ma se proprio volete insistere nel bluff assicuratevi che l’ avversario sia in grado ed abbia le carte per foldare. Se infatti puntate un flop dry e ricevete un call difficilmente sarete in grado di far passare l’avversario, a meno che ad esempio non abbia deciso di chiamarvi una strada con una coppietta, eventualità comunque remota.
Nel caso in cui il nostro progetto sia ancora valido e il flop non presenta carte tipo A o K potremmo continuare nel nostro semi-bluff se una di queste due carte scendesse al turn. Nel caso contrario, ovvero se il flop presentasse una delle due carte citate in precedenza non avrebbe molto senso continuare nel nostro semi bluff, parecchio più profittevole risulterà prendere una carta gratis.
Per qualsiasi dubbio o approfondimenti postate pure i vostri commenti ai quali prometto di rispondere individualmente.