Tamayo rompe il silenzio: "Non ho fatto niente di irregolare"
L'eco del tavolo finale del $10.000 Main Event WSOP 2024 non si ferma.
Soprattutto dopo le parole del diretto interessato, vale a dire il neo campione del mondo Jonathan Tamayo: il trionfatore dell'evento più atteso da una parte sta festeggiando i 10 milioni di dollari vinti e dall'altra deve rispondere alle critiche della comunità del poker, per il supporto avuto tramite software durante la discesa al titolo, con l'aiuto di Joe McKeehen e Dominik Nitsche.
E finalmente Tamayo ha detto la sua e ha spiegato la sua versione di quello che è successo al final table. Vediamo nel dettaglio.
Non abbiamo barato
Durante un podcast nel programma "The Chip Race", il neo campione del mondo non si è sottratto alle domande sul caso che lo coinvolge direttamente.
"Sono rimasto molto stupito delle reazione che ci sono state, in merito all'uso del PC da parte di Joe e Dominik durante il tavolo finale. Posso assicurarvi che non c'era alcun software e solver per facilitare il mio ruolo al tavolo finale. Tra l'altro io sono completamente ignorante in maniera e anche volendo non saprei usarlo".
"L'unica cosa che era presente sul quel PC era la strategia che avevamo programmato nel day off, il giorno prima dello start del final table. Joe e Dominik mi dicevano soltanto di proseguire sulla tattica prestabilita prima dello shuffle up and deal e soltanto in un caso Nitsche mi ha suggerito di fare qualche variazione al quel copione. Ma ripeto, niente di illegale".
"Non è un caso che il PC fosse davanti agli occhi di tutti. Se qualcuno parte con l'idea di barare o comunque di prendersi un vantaggio sleale, non lo farebbe alla luce del sole. Invece il PC era li in prima fila, proprio perché non avevamo niente da nascondere. Posso solo ringraziare, Joe e Dominik per il supporto".
Un divertimento stressante
Archiviato il capitolo del "PC Gate", almeno per il momento, durante il podcast Jonathan Tamayo ha parlato delle emozioni che ha vissuto durante il tavolo finale del Main Event.
"E' stato un mix di emozioni. Un divertimento stressante: perché da una parte c'era voglia di fare festa e godersi il tifo della mia curva, mentre dall'altra parte cercavo di rimanere il più concentrato possibile: sto giocando per il titolo mondiale e ci sono in ballo una montagna di soldi. Questa frase me la sono ripetuta tantissime volte. "
"Non ho cercato una strategia eccessivamente complessa. Ho solo cercato di mettere assieme le informazioni che avevo sui miei avversari e di volta in volta ho individuato la tattica più semplice per vincere ogni singolo piatto. Alla fine tutto è andato per il verso giusto e sono davvero al settimo cielo".
"Il fatto che io sia prevalentemente un giocatore di cash game mi ha aiutato in certi frangenti, in altri sicuramente è stato una sorta di ostacolo. Ma ripeto: ho sempre cercato di attuare la miglior tattica possibile e badando sempre alla semplicità della strategia e i risultati sono arrivati"
Il comunicato WSOP
E assieme al silenzio del neo campione del mondo, anche le WSOP hanno finalmente fatto sentire la propria voce. Non tanto sulla vicenda che sta tenendo banco, ma soprattutto per il futuro. Da quello che si evince dal comunicato, la direzione di gara terrà un comportamento sempre più stringente verso coloro che useranno solvare o software al tavolo.
Una regola in merito c'è già nel TDA, ma questo caso è sicuramente qualcosa di anomalo, visto che ad utilizzare il PC incriminato non era direttamente Tamayo, ma i suoi supporters. Una situazione molto borderline e che sicuramente non rivedremo in questo senso. La sensazione è che verranno presi provvedimenti sempre più severi. Aspettando di capire se ci saranno sanzioni anche per Tamayo.