Il mercato del poker mondiale: da Macau a casa nostra, cosa sta cambiando?
Negli ultimi anni, complice la famigerata crisi, anche il mercato del poker live ha subito delle flessioni e delle impennate che hanno fatto cambiare la faccia dell'economia di questo sport.
Se da un lato il Giappone sta ancora aspettando una legislazione che permetta la costruzione (e di conseguenza la legalizzazione) dei Casino, la vicina Macau che vorrebbe splendere di luce propria, ha subito un netto calo negli introiti e nelle vincite.
L'analisi degli ultimi sei mesi parla chiaro: la flessione è stata decisamente significativa con un 19.6% di drop off rispetto al mese di Novembre dell'anno precedente.
Ma le previsioni non sono rosee, con stime che parlano di un ulteriore 2-3% di perdita aggiuntiva per i prossimi mesi; da cosa sono causate queste perdite? Solo dall'assenza di gamblers?
La risposta è, ovviamente, no.
Le truffe e gli arresti di molte persone legate al gioco hanno fatto si che alcuni grandi investitori abbiano cambiato idea sulle cifre da investire in Cina e abbiano preferito mete meno esotiche come l'Australia, che regalano un field solido.
L'economia asiatica risente anche del calo di introiti derivanti dall'indotto del gioco, e come conseguenza la fiducia in certi settori viene a scemare: un chiaro esempio è l'azienda Huwang-Xiei (sub appaltante dei lavori per la costruzione dello stadio di Beijing in occasione delle Olimpiadi 2012) che ha rifiutato di prendersi carico dei lavori di manutenzione del servizio idraulico del Casino di Macau per paura di insolvenza.
Potremmo considerarlo un azzardo, ma se le aziende cominciano a snobbare i lavori presso i Casino, il futuro si prospetta nero.
La situazione americana vede il disastro di Atlantic City, con la chiusura del Taj Mahal Casino tra poco meno di due settimane.
E nella vecchia Europa come siamo messi?
Contro ogni previsione il mercato dei Casino legali europei è in controtendenza: si registra un rialzo del 1,1%; ma il dato sorprendente non riguarda l'aumento dei soldi incassati ma la costanza con il quale il denaro continua a fluire.
Segno evidente che i players nostrani non investono cifre enormi ma rimangono fedeli a piccole/medie cifre distribuite equamente nell'arco del tempo.
Unica eccezione riguarda la Svizzera che, con i suoi Casino, non passa un momento felice, forse anche a causa dello smantellamento del segreto bancario decretato poco tempo fa.
★ PokerNews Italia ti segue ovunque! Vieni sulla pagina ufficiale Facebook e su Twitter per non perdere le ultime notizie! ★