Dai circoli nerd all'Akiba Guild: l'escalation del poker Pro giapponese Hirotoshi Nakabo
L'incontro di Hirotoshi Nakabo con il poker avviene quando il Black Jack è in pieno auge; nel quartiere di Shibuya cominciano a proliferare dei piccoli circoli di appassionati di videogames nei quali è possibile giocare a Black Jack, a Go e anche ad un nuovo gioco: il poker Texas Hold'em.
Questi circoli non erano il massimo della legalità e non era possibile vantarsi dei propri risultati quando il silenzio e l'anonimato dovevano essere una regola. Il passo è stato abbastanza breve: dai videogame nelle sale del Pachinko a quelli nei circoli privati fino ad arrivare alla Akiba Guild.
"Ho avuto dei brutti periodi, la sfortuna mi ha perseguitato per molto tempo" - racconta Hirotoshi Nakabo, "Ho lottato molto per conquistare le mie vittorie, sia che fossero nei Main Events che nei Side Events, dovevo giocare e dovevo dimostrare a me stesso che potevo farcela."
La Akiba Guild è un Casino un po' particolare a metà tra una casa da gioco completa e un classico Maid Kissaten Giapponese (un locale dove le cameriere servono vestite in costume); oltre a poter giocare con le slot e la roulette ci sono anche dei tavoli per il poker live ed è qui, ad Akihabara (Tokyo), che Hirotoshi impara che cosa voglia dire essere un live poker player.
Il gioco live sembra sorridere e Hirotoshi decide di puntare più in alto:
"Era arrivato il mio momento; ho studiato un poco le strategie online e live e mi sono buttato nei tornei dal vivo!
Ma quante delusioni all'inizio! Giocando online riuscivo a vincere qualche piatto modesto ma il gioco live è davvero tutta un'altra cosa.."
Nakabo si è fatto conoscere al mondo dopo la travolgente vittoria al Six-Handed ACOP del 2012, un evento che ha cambiato il suo modo di vivere il poker live.
Per lui è stata la conferma che i sacrifici pagano:
"Mi sono sentito veramente felice. Ho cominciato la mattina con la gioia di poter giocare e ho terminato la giornata con le lacrime agli occhi per la contentezza, insomma, non sai mai quanto puoi essere bravo in certi eventi. Ho giocato il mio poker migliore e ho sfidato il chipleader della giornata riuscendo a batterlo!
La strategia al Final Table è stata incredibilmente dura da mettere in atto, credo che questa sia la prova che l'abilità giochi un ruolo importante."
Fa parte della strategia anche leggere bene e a fondo l'avversario, a partire dai giorni prima di un torneo; non rivela il suo metodo di lettura, le cose alle quali si interessa e che mette in pratica, ma parla semplicemente di cosa fa innervosire gli avversari:
"Essere ripetitivi e lasciare poco margine nelle giocate rende confusi gli avversari che non comprendono quale tipo di strategia io stia attuando. Ovviamente non è sempre in questo modo che funziona, ma mi piace analizzare ogni singolo momento della nostra vita al tavolo, con calma."
La calma Hirotoshi la trova anche nella musica, tra Lady Gaga e i Black Eyed Peas trova un suo equilibrio ma quello che lo mette davvero a suo agio è la musica di casa sua: il gruppo Ketsumeishi in testa.
Membro del Team PokerStars Asia è considerato uno dei giocatori più rappresentativi del suo paese e sfrutta la sua popolarità per far conoscere il gioco del poker e per sensibilizzare il Governo ad un approccio morbido con le mozioni che vogliono l'apertura di vari Casino e la legalizzazione del poker online.
"E' una battaglia giornaliera contro chi non vuole aprire la propria mente al poker, sarebbe una bellissima occasione per il mio paese; ci sono molti giocatori giapponesi che giocano a livelli professionali ma siamo costretti a doverci organizzare per i tornei al di fuori della nostra patria. Macau non è lontano ma credo, e parlo a nome di tutti i miei colleghi, che poter giocare in Giappone sarebbe la realizzazione di un sogno!"
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