Un Casino a Tokyo? No! Meglio le Olimpiadi. E si allontana il sogno del poker con gli occhi a mandorla..
Qualche tempo è circolata la notizia che il Giappone, terra nota per non avere fatto del gioco d'azzardo un'introito statale, sarebbe pronto a realizzare uno dei più grandi Casino mai costruiti in Oriente, tanto da riuscire ad oscurare Macau.
Le voci riportavano la data del 2020, anno in cui si svolgeranno in Giappone le Olimpiadi; ad oggi invece questa notizia trova una smentita quasi ufficiale.
Il Governo di Tokyo difatti ha da poco ridotto lo staff preposto allo studio della costruzione del Casino; in una nota ufficiale si riporta che quest'impegno risulta troppo gravoso in un momento particolare in cui le Olimpiadi rappresentano l'evento clou su cui focalizzare l'attenzione e le risorse.
A soffrire per questa svolta negativa è il miliardario Sheldon Adelson (proprio lo Sheldon Adelson che tanto si batte contro il gioco online), proprietario del Las Vegas Sands Corp che avrebbe potuto investire una cifra attorno ai 10 miliardi di dollari per la costruzione del Casino a Tokyo.
Anche Caesars sarebbe interessato alla costruzione di un Casino in Osaka, che assieme a Tokyo è una delle città nelle quali gli introiti previsti toccherebbero punte di circa 40 miliardi di dollari annui; le possibilità quindi di costruire una casa da gioco che possa essere funzionante durante il periodo olimpico si riducono al lumicino e questo pare un contro senso considerando che proprio un Casino (o due) potrebbero far lievitare le entrate derivanti dal turismo olimpico.
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