15 pokeristi norvegesi rapinati in Svezia durante una partita privata di cash game
Quattro banditi armati e con il volto coperto hanno rapinato sul finire del mese scorso 15 giocatori di poker, quasi tutti norvegesi, che si trovavano in un appartamento privato di Strömstad, Svezia, dove era in corso una partita privata di cash game.
I quattro malviventi si sono introdotti nell'abitazione in località Hogdal Bygdegård, intimando i giocatori a stendersi a terra prima di impossessarsi di tutti i loro averi. I rapinatori sono tuttora ricercati e nessun fermo è stato effettuato finora, ma la polizia norvegese, quella svedese e le frontiere rimangono in forte allerta per cercare di fare luce sul caso.
La polizia svedese ha confermato ad alcuni residenti che la rapina è stata sicuramente organizzata in precedenza visto l'obiettivo "soldi facili" presente nel posto dove si giocava la partita.
Tore Lomgård, capo della squadra investigativa di Strömstad, ha dichiarato al giornale Bohusläningen in una breve intervista che "E' abbastanza ovvio che i criminali sapessero che in quella partita si stavano giocando molti soldi, per questo crediamo abbiano premeditato il gesto".
Sicuramente ora vi starete domandando perchè questi giocatori norvegesi si trovavano in Svezia per giocare. Il motivo è presto spiegato: le partite di poker a soldi veri sono illegali in Novergia. Infatti anche il Norwegian Poker Championship si gioca al di fuori del suolo norvegese, negli ultimi anni sempre a Dublino, Irlanda.
I giocatori norvegesi hanno quindi due scelte: giocare illegalmente nelle partite clandestine organizzate nel Paese, oppure andare a giocare in nazioni confinanti come appunto la Svezia dove giocare live in partite private è assolutamente legale. La legge norvegese infatti al momento non permette di organizzare ne giocare alcuna partita a soldi veri, in quanto bersaglio troppo semplice per malviventi e per la polizia stessa.
Molti giocatori norvegesi decisono quindi dispostarsi nella vicina Svezia dove il poker è legale al 100% in ogni sua forma. Qui, pur non avendo problemi di "legalità" del gioco, tanti giocatori norvegesi che si spostano con grandi quantità di denaro per raggiungere le partite private sono diventati però un bersaglio troppo semplice per i potenziali malviventi.
Le cose però potrebbero cambiare a breve, in quanto un paio di mesi fa il Ministro della Cultura norvegese ha inoltrato al Governo una proposta di legge in cui si chiede di consentire gli home games (fino a 10 persone) nel Paese, oltre a piccoli tornei multi-tavolo (buy in massimo 500 Corone Norvegesi, circa $81) ed al Norwegian Poker Championship.
Photo courtesy of th01.deviantart.net
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