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La Svezia chiede tempo, ma la Commissione Europea ha pronte le sanzioni

Giovanni Angioni
Giovanni Angioni
Andrea Topkapias Borea
3 min read
Sweden

La Svezia ha recentemente chiesto alla Commissione Europea una dilatazione dei tempi facenti riferimento alle azioni disciplinari contro il monopolio del gioco d'azzardo del Paese adducendo come motivazione "un cambiamento imminente della legislazione svedese".
Non è dello stesso avviso il segretario dell'EGBA ( European Gaming and Betting Association ) Maarten Haijer che ha respinto al mittente questa richiesta ribadendo la richiesta di "sanzioni immediate".

Secondo quanto spiegato dal sottosegretario svedese al Tesoro Erik Thedeen in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Direkt, il governo sta cercando di reperire il tempo necessario per evitare il rischio di incorrere nelle sanzioni internazionali.

"Il governo svedese auspica che la Commissione Europea decida di congelare la procedura di infrazione", ha detto Thedeen riferendosi alla lettera ufficiale indirizzata il 20 novembre scorso alle massime cariche dello stato nordico, "tuttavia adesso è impossibile capire se saremo citati in giudizio o meno".

La decisione di chiedere più tempo prima che la procedura di Bruxelles contro la Svezia diventi effettiva, è motivata dal fatto che il governo ritiene che sarà presto in grado di attuare i cambiamenti necessari per rendere la legge che regolamenta il gioco d'azzardo del Paesein conformità con le direttive europee .

In un incontro tenutosi lo scorso Venerdì con Olivier Guersent, capo di gabinetto del "Commissioner" Michel Barnier, Thedeen ha spiegato che la Svezia sta attualmente lavorando su una nuova legislazione di gioco che - senza inutili ritardi causati da azioni dell'UE ( o sanzioni ) - potrebbe essere pronta entro la fine del 2014.

Contattato per un commento su questo meeting, Thedeen ha risposto che a Guersent è stato spiegato che con questo tipo di porgrammazione la Svezia vuole farsi trovare pronta entro novembre o dicembre e la controparte non ha comunque respinto l'idea di rimandare le azioni contro il Paese.

"La Commissione Europea non ha dato indicazioni circa il suo comportamento futuro", ha detto Thedeen, "le due parti hanno deciso di tenere un dialogo ufficiale che speriamo porti all'annullamento di queste sanzioni".

Piuttosto contrario all'idea di pemettere al Paese di avere ancora più tempo per lavorare sulla legge che regolamenti il gioco d'azzardo in Svezia, è il segretario generale dell'EGBA Maarten Haijer.

"La Svezia è in perpetuo stato di cambiamento imminente", ha detto Haijer puntando il dito contro il fatto che la Svezia abbia gia comunicato fin dall'inizio del 2013 l'intenzione di intervenire nel mercato del gaming, "ma ancora nulla è stato fatto".

"I cambiamenti sono stati annunciati per molti anni", ha continuato Haijer, "e la Svezia ha avuto tempo sufficiente per risolvere i propri problemi interni, ma finora non è successo nulla".

Secondo Haijer è necessaria un'azione concreta da parte dellaCommissione Europea contro la Svezia per dimostrare l'autorità dell'organismo europeo affinchè vengano prese sul serio tutte le future richieste e procedimenti verso le parti coinvolte.

Photo c/o SXC.hu
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