Poker online: l'UE ribadisce il no alle limitazioni nazionali
E' di pochi giorni fa la notizia che per contrastare il momento difficile del poker online il nuovo presidente del DGOJ (ente regolatore spagnolo per il gioco online) intende incontrare il responsabile di AAMS per valutare la possibilità di creare un unico mercato per il poker online con l'Italia che porterebbe a una liquidità condivisa e che potrebbe fungere da preludio alla riapertura ai .com.
Una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sembra andare nella stessa direzione, ribadendo che le leggi nazionali che vietano o pongono restrizioni alle attività di gioco d'azzardo online oltre confine per motivi di natura economica e per proteggere le posizioni di mercato acquisite da operatori esistenti a discapito di quelli che posseggono una licenza ottenuta in un altro stato membro, è da considerarsi come un'aperta violazione delle norme dell'Unione Europea in base ai termini degli articoli 43 EC e 49 EC (paragrafi 32, 37 e 38)
Tuttavia la Corte, come già accaduto in precedenza con altre sentenze in linea con quest'ultima, non ha deliberato nessuna sanzione per le misure contrarie alla legge europea.
Per questa ragione il segretario generale dell'EGBA (European Gambling and Betting Association), Maarte Haijer, pur accogliendo con estremo piacere la chiarissima conclusione della Corte, ha espresso un pensiero condiviso da molti nel settore, auspicando che, ora che le 'linee rosse' normative che gli stati membri non possono attraversare sono state confermate, la Commissione le faccia applicare, se necessario anche tramite procedimenti di infrazione.
