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Poker e Legge: Operazione della Guardia di Finanza, Truffatore Arrestato a Venzia e Cash Games alle Porte

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Sara S.
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legge

Sulle prime pagine dei siti di settore in questi giorni non si parla di altro che dell’approvazione del decreto che legalizzerà i cash games da parte dell’Unione Europea ma qua e là spuntano altre notizie degne di nota. Poker e legge è un binomio ormai indissolubile ma anche gioco e frode sono spesso abbinati nelle news. Proprio di frodi e illegalità si è parlato la settimana scorsa in merito al poker online ed ai casinò italiani.

Se la notizia di un’operazione della guardia di finanza che ha scoperto un club dove si giocava illegalmente a poker online su rooms non autorizzate non fa troppo scalpore, stupiscono le affermazioni di alcuni giornali non di settore che come si suol dire fanno di tutta l’erba un fascio prendendo spunto dall’evento per denigrare il poker online senza distinzioni.

La notizia in sintesi è che la guardia di finanza ha scoperto un club con 14 computer collegati a poker rooms illegali sulle quali giocavano un buon numero di associati al circolo. Per aver permesso il gioco su piattaforme non autorizzate dai monopoli di stato, gli organizzatori e proprietari del circolo hanno ricevuto una denuncia e subito il sequestro dei dispositivi.

Quello che fa discutere è il trattamento riservato da giornali non di settore alla notizia. Manduriaoggi offre infatti un articolo nel quale subito si parla del problema del gioco d’azzardo e di come le fiamme gialle siano intervenute ancora una volta per “debellare il dilagante fenomeno che contribuisce non poco a minare la stabilità finanziaria di numerose famiglie”. Insomma giocare sulle poker rooms estere non solo sembra essere illegale ma anche pericoloso finanziariamente mentre il gioco sulle poker rooms italiane, quelle con licenza AAMS, non sembra avere questo connotato negativo. È chiaro che restano ancora molti i pregiudizi sul gioco da parte di chi non lo conosce da vicino. Il gioco online in particolare è ancora avvolto da un’aura di mistero spesso mal interpretato dai non addetti ai lavori. Con questo, si badi, non intendiamo negare l’esistenza di un problema che è reale - quello della dipendenza dal gioco d’azzardo - ma vogliamo sottolineare che non basta la legalizzazione a fermarlo definitivamente.

I problemi non mancano comunque nemmeno nel settore live. Ne sa qualcosa il Casinò di Venezia che ha scoperto e fatto arrestare un giocatore che acquistava gettoni con carte di credito clonate solo per poi giocarle in modo da cambiarle con quelle incassabili in denaro.

L’ultimo tentativo di mettere in atto tale truffa è avvenuto al casinò di Venezia con una carta di credito clonata ad un turista. L’uomo, un veneziano di 34 anni, questa volta è però stato scoperto ed arrestato.

Nel resto delle prime pagine, come detto, non si parla di altro che della legalizzazione del gioco nel formato cash ovvero in forma diversa da quella del torneo. È di venerdì la notizia dell’approvazione, senza restrizioni ne revisioni, del decreto sul gioco a distanza in forma diversa da quella del torneo da parte della Comunità Europea.

Il decreto, discusso da mesi, era tornato presso il legislatore europeo dopo che la Microgame aveva presentato ricorso al Tar del Lazio per un vizio di forma riscontrato alla prima presentazione del documento. All’epoca erano state riscontrate divergenze tra il documento pubblicato sulla gazzetta ufficiale e quello presentato a Bruxelles. Il ricorso del colosso del gioco fu accettato e il decreto riscritto e ripresentato alla Commissione.

Venerdì, però, la Commissione Europea ha dato il via libera al nuovo decreto aprendo così le porte ai cash games online in Italia. La procedura prevede ora che il decreto sia approvato in legge e questo potrà avvenire a patto che il ricorso Microgame venga respinto. Questo è quanto mai probabile ora che sono stati risolti i problemi formali.

Dall’approvazione della legge, passeranno novanta giorni entro i quali coloro che intenderanno offrire questo tipo di gioco dovranno superare una fase di collaudo. Si presume quindi che si potrà giocare con denaro reale ai tavoli cash a partire dalle prime settimane del 2011.

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Sara S.

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