Ray Bitar si dichiara colpevole, per problemi di salute non andrà carcere
La scorsa settimana sul "The Wall Street Journal" è uscita una notizia che probabilmente non farà piacere soprattutto a tutti coloro che stanno ancora aspettando i propri soldi da Full Tilt Poker. L'ex CEO della red room Ray Bitar, a circa due anni dal Black Friday, ha infatti raggiunto un accordo con la Corte Federale degli Stati Uniti d'America dichiararandosi colpevole e venendo così condannato a pagare una multa di 40 milioni di dollari.
Bitar, che si è "presentato" in videoconferenza da Los Angeles davanti al Giudice Loretta Preska della United States District Court for the Southern District of New York, era stato arrestato all'aeroporto John F. Kennedy lo scorso Luglio quando aveva rimesso piede negli USAcirca 15 mesi dopo il Black Friday. Per lui ci fu solo una settimana in carcere grazie alla cauzione milionaria pagata.
Secondo Dave Behr di FlushDraw.com, Bitar si è dichiarato profondamente dispiaciuto per la situazione: “Sono rammaricato per quanto fatto. So di aver fatto cose sbagliate ed illegali. Mi dispiace davvero.” le sue parole. “E mi dipiace per i problemi creati a Full Tilt Poker. Non sarebbe mai dovuta accadere una cosa simile”.
La sentenza nei confronti di Bitar sarebbe dovuta e potuta essere molto più dura se l'ex CEO di Full Tilt Poker non fosse tuttora in lista d'attesa per un trapianto di cuore.
“Il fattore dominante in questa sentenza sono le precarie condizioni di salute di Mr. Bitar” ha chiosato il Giudice Preska, “La prigione federale di Bureau non può provvedere alle cure di cui Mr. Bitar necessita. Stare in prigione lo ammazzerebbe. Inoltre, se fosse in prigione, Mr. Bitar non potrebbe essere eleggibile per il trapianto, e questa sarebbe una sentenza di morte certa per lui.”
Noi di PokerNews cercheremo di portarvi maggiori dettagli circa questa situazione man mano che ne verremo a conoscenza.
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