Full Tilt: partono i rimborsi ai giocatori non USA
La notizia era nell'aria, ma la sua ufficialità è arrivata solo nella serata di ieri:il rimborso a favore dei giocatori che vivono al di fuori degli Stati Uniti e che si sono visti chiudere forzatamente l'account di Full Tilt nei mesi passati, ha cominciato ad essere operativo.
La notizia fa il paio con quella della comunicazione dai vertici diPokerStars che hanno reso noto che il gioco su Full Tilt ripartirà dalla prima settimana di novembre.
Il 9 agosto PokerStars aveva chiuso l'accordo per l'acquisizione della rivale di sempre, Full Tilt Poker appunto, dopo l'incriminazione dei tre grandi capi della società da parte del Dipartimento di Giustizia americano; l'accordo era stato preso sulla base di un prezzo di acquisto di 731.000.000 di dollari e, parte integrante dell'accordo con lo stesso Dipartimento di Giustizia, era l'intesa sottoscritta da PokerStars che si impegnava a redistribuire i soldi "lockati" negli account dei giocatori non statunitensi per un totale di 184 milioni di dollari.
PokerStars ha lavorato con tutte le giurisdizioni facenti capo ad ogni nazione al di fuori degli Stati Uniti che, ovviamente, trattano l'argomento giuridicamente e fiscalmente in modo autonomo e diverso l'una dall'altra, per questo motivo irimborsi seguiranno specifiche e tempistiche non comuni.
Gli ex clienti di Full Tilt che vivono in Francia, Spagna, Danimarca, Estonia e Belgio, saranno rimborsati attraverso la piattaforma PokerStars autorizzata in ognuna di queste nazioni; i giocatori abbineranno l'account di PokerStars con il proprio conto Full Tilt e questo passaggio permetterà loro di utilizzare i propri fondi (continuare a giocare o fare cash out) dal sito con licenza PokerStars.
Sembra meno facile la situazione nel nostro Paese: i vertici di PokerStars hanno comunicato che stanno ancora collaborando con gli incaricati italiani e che a breve verrà resa nota una soluzione che possa risolvere la questione anche in Italia.
Per i giocatori italiani, quindi, ci sarà da pazientare ancora un po' di tempo, prima di tornare in possesso dei propri soldi, ma ci si aspetta tempi abbastanza ridotti.
In tutti gli altri mercati (sempre ad eccezion fatta per i giocatori degli Stati Uniti), i clienti di Full Tilt avranno accesso ai loro crediti nel momento in cui verrà rilanciata la nuova piattaforma FTP.
Nell'ambito della convenzione con il Dipartimento di Giustizia statunitense, PokerStars ha pagato 547 milioni di dollari al governo USA parte dei quali serviranno al rimborso dei giocatori, per questo motivo sarà direttamente il Governo a seguire le pratiche di rimborso, anche se i dettagli di questa redistribuzione non sono ancora stati resi noti.