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Zynga punta al poker online ”real money”

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Stefano Villa
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Zynga punta al poker online ”real money” 0001

In una recente intervista alla CNN il CEO di Zynga, Mark Pincus, ha confermato l'interesse della sua azienda nei confronti del gioco online real money. Zynga sta esaminando il mercato degli Stati Uniti, ma non solo. Ha manifestato un forte interesse per quello europeo e in particolare sembra essere prossima ad acquistare una licenza in Gran Bretagna.

Il colosso californiano dei giochi per social network ha raccolto milioni di poker players sulla sua piattaforma (Zynga Poker) con picchi giornalieri sorprendenti (120.000 secondo PokerScount),. E’ quindi facile intuire che il suo possibile ingresso nel mercato del poker online "a soldi veri" sia una notizia di grande rilievo.

Dopo la conferma ufficiale di Pincus, cresce l'interesse dei programmatori: chi svilupperà il software? Il suo valore può essere di centinaia di milioni di dollari e non mancano i candidati ingolositi. Dopo aver approfondito il possibile acquisto del software Ongame messo in vendita da Bwin.Party, Zynga sembra intenzionata a lanciare un bando di gara per ampliare la scelta.

Secondo la stampa d'Oltremanica (EGR), Zynga avrebbe già ricevuto due offerte per la fornitura del software richiesto. La prima da Gtech, azienda statunitense legata a Lottomatica, che detiene i diritti di più di decine di lotterie mondiali. La seconda da Playtech, proprietaria del network iPoker. Le due aziende non hanno confermato l'offerta, ma hanno fatto capire che sono presenti al tavolo delle trattative.

Le avvisaglie di questa evoluzione di Zynga si sono avute nel febbraio scorso, quando ha condiviso la sua offerta "free-play gambling" con partner con slots e bingo come Slingo e quando Pincus ha dichiarato che il gioco "a soldi veri" fosse perfettamente compatibile con i social games.

A chi gli ha chiesto le ragioni di questa evoluzione, Mark Pincus ha dato una risposta molto chiara: "Si tratta di un business da 15 miliardi di dollari..." . E in merito alle difficoltà burocratiche presenti sul territorio US a causa del divieto dell'online gambling, ha aggiunto: "Credo che ci siano buone possibilità che diventi legale, ma non sono uno specialista nelle analisi politiche.”

Vedremo se i players di Zynga, notoriamente non interessati al denaro nel poker, saranno altrettanto numerosi nel gioco real money.

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Stefano Villa

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