Su PokerNews.IT puoi giocare solo se hai almeno 18 anni. Il gioco può causare dipendenza. Gioca responsabilmente.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 18+

Il decalogo perfetto del giocatore perdente nel poker

3 min read
chips

Nel gioco del poker, pochi saranno i players vincenti e molti i giocatori perdenti

. E’ un dato matematico oggettivo e non opinabile. Tutti non possono vincere. Vinceranno in alcune occasioni, ma nella maggior parte dei casi saranno costretti alla sconfitta. Dunque se il giocatore vincente è facile riconoscerlo per la grande continuità di risultati, certe volte fatichiamo un pò di più a riconoscere il perdente.

O meglio, fatichiamo a leggere tra le righe quei players all’apparenza bravi, ma che in realtà fanno parte della grande maggioranza degli sconfitti. Per capire chi sono i giocatori perdenti, non resta che osservare le loro giocate, il loro comportamento al tavolo e l’immagine che danno. Da queste cose possiamo ricavare almeno una decina di errori, dai quali possiamo capire che si tratta di un player perdente.

1 – Quando l’ego prevale su tutto

Il primo spunto, per riconoscere il giocatore perdente, lo riscontriamo quando il player fa prevalere l’ego sul buon senso. Bluff incomprensibili, duelli con altri giocatori solo per delle precedenti history e voglia di mostrare ben oltre le proprie potenzialità.

2 – L’ossessione di essere bluffati

Uno degli aspetti più curiosi del giocatore perdente lo abbiamo quando lo stesso player crede di essere bluffato continuamente dagli avversari. In pratica pur avendo un punto molto spesso battutto da gran parte delle mani, si intestardisce nel callare. Poche volte balena nella sua testa la possibilità di una mano migliore del rivale e molto spesso si sentirà in dovere di chiamare, perché oppo a suo dire sta bluffando.

3 – Punto forte, ma gas chiuso

I giocatori perdenti hanno poi un vizio incredibile. Quelle volte che hanno un punto importante tra le mani, riescono quasi sempre a farsi pagare meno di quello che dovrebbero. Fanno perdere valore alla mano, incassano meno del previsto e non si rendono conto di aver perso una grande occasione. Manca la così detta aggressività in questi casi. Insomma fare chips non è il loro forte.

4 – Il bluff, questo sconosciuto

Come detto in precedenza i giocatori perdenti credono sempre di subire un bluff. Ma raramente vedrete un player non vincente provare l’ebrezza di un bluff. Troppo rischioso, troppe ansie e forse anche troppa confusione in testa. Giocando chiusi come tombini, per gli altri al tavolo la situazione si fa tutta in discesa.

5 – Gli dei del poker contro se stessi

Il giocatore perdente si sente perseguitato dagli dei del poker. Ogni scoppio sarà per causa loro e non certo per avere limpato gli assi da utg. Ogni mano persa ha il sapore che certe divinità si abbattono solo su di essi e basta. Ricordate ogni mano è figlia solo delle vostre scelte. Sta a voi scegliere il meglio.

Crazy Eights
Chips

6 – Matematica? No vado ad intuito

Il giocatore perdente non ama la matematica e pensa che il poker non sia fatto di percentuali e probabilità. L’intuito viene prima di tutto. Vero che in certi frangenti l’intuito e alcune sensazioni possono fare la differenza. Ma affidarsi ad esse e basta per tutta la durata di un torneo, o di un tavolo cash game è assai deleterio.

7- Fuori Bankroll regna la paura

Uno dei punti cardine del gioco del poker è la gestione certosina del proprio bankroll. Ecco il giocatore perdente non sa neanche dove sta di casa il bankroll. Spesso si getterà senza paura in delle mischie eccessive per le sue tasche. Salvo poi farsi prendere dalla paura al tavolo e giocare ancor peggio del solito, sotto il peso di cifre per lui troppo alte.

8 – Gioco, ma so di perdere

Chiunque si iscrive ad un torneo lo fa sperando di vincerlo. In cuor suo però il giocatore perdente sa già al momento dell’iscrizione che il torneo a cui sta per prendere parte avrà da regalarli pochissime gioie. Gioca sapendo in cuor suo di aver un gap notevole rispetto ai suoi avversari.

9 – Io sono Iron Man

Il troppo è troppo. Giocare per tantissime ore porta inevitabile stanchezza, ma il giocatore perdente se ne frega pensando di essere indistruttibile. Cosi come non sa dire basta, quando veramente i board non sono per niente amici e le cose non vanno per il verso giusto. E imperterrito continuerà a giocare, perdendo tempo, chips e morale.

10 – Scegliere a caso

Il giocatore perdente, specialmente nel cash game. Non sa fare selezione dei tavoli e degli avversari. Che possa esserci mister X o Phil Ivey cambia poco per lui. E in quel momento commette il primo dei grandi errori.

Share this article
Matteo Felli

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 20 mila articoli sportivi. Da 20 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".

SCOPRI DI PIÙ

Altri Articoli