Italia, Francia e Spagna verso un mercato comune
Da alcuni mesi si parla di un possibile mercato del gaming online unitario per Italia, Spagna e Francia. L'obiettivo che le istituzioni di queste tre nazioni perseguono è quello di raggiungere una normativa condivisa volta a tutelare i giocatori dalle numerose frodi presenti online nonché quello di tutelare gli appassionati dal rischio di ludopatia.
Un passo importante in questa direzione è stato fatto di recente a Barcellona dove si sono riuniti i rappresentanti di AAMS per l'Italia, ARJEL per la Francia e DGOJ per la Spagna. La novità rispetto ai precedenti passi è stato l'ingresso al tavolo anche della Santa Casa da Misericordia de Lisboa in rappresentanza del mercato portoghese. Resta comunque staccata la posizione del Portogallo in quanto ancora privo di una normativa sugli skill games online.
I primi a darne notizia non sono stati gli organi dei paesi coinvolti, ma stranamente la stampa britannica. Successivamente anche gli operatori italiani hanno trovato conferme.
Si vuole chiaramente raggiungere una normativa con basi politiche che possa essere il fulcro delle regole europee, con scambio di informazioni tra gli Stati membri e strutture cooperanti. Il punto cruciale da definire sarà lo stanziamento di un fondo a tutela dei giocatori frodati.
In parallelo si muovono anche alte nazioni europee. La Danimarca vuole raggiungere l'accordo con gli enti regolatori di Malta, Gibilterra e con la Gambling Control Commission in Alderney. Di assoluto rilievo, ma ancora priva di accordi e posizioni ufficiali, sarà la posizione della Gran Bretagna.