La Lunga Costruzione Della Regolamentazione dei Giochi in Italia. Ancora nulla per il Poker Live
Tutto ha avuto inizio nel lontano 2006 con il Decreto Legge che pone la prima pietra verso la legalizzazione del poker italiano, primo paese europeo che sente l'esigenza di regolarizzare il multi sfaccettato mondo dei giochi, non escluso quello del poker.
Con l’articolo 38 del Decreto Bersani numero 223 del 2006, convertito nella Legge 248 del 2006 e successive modifiche, si sancisce la regolamentazione dei “giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, nei quali il risultato dipende, in misura prevalente rispetto all'elemento aleatorio, dall'abilità dei giocatori” quindi il Poker, rientra nel merito degli skill games e si può giocare on line soltanto tramite concessionari autorizzati dall'Aams. Una grande conquista per tutto il settore.
Un altro tassello importante nella costruzione della legalità ci arriva due anni dopo, attraverso la Legge Comunitaria 2008, con cui si fissano tre punti importanti:
• la reclusione da sei mesi a tre anni, per chi raccoglie gioco senza concessione. Per chi esercita tale attività con una concessione, ma al di fuori delle modalità prescritte dalla legge, viene invece previsto l'arresto da tre mesi a un anno e una sanzione pecuniaria che va da euro 500 a euro 5.000.
• depenalizzazione dei giocatori che giocano su siti non autorizzati.
• Organizzazione di tornei di poker live, nelle mani dei concessionari già in possesso di licenza.. Nulla sarà più permesso ai circoli privati.
Ricordiamo che prima dell'intervento della Legge Comunitaria 2008, il segmento live produceva un volume d’affari di circa 400 milioni di euro, generando circa 16.000 posti di lavoro.
Altre novità arrivano DL Abruzzo, generato dalla catastrofe in Abruzzo, che prevedeva l'introduzione del poker Cash Game e del Casino online. Una grande rivoluzione nata per raccogliere soldi da destinare alla Regione coinvolta nel terremoto, ma anche per intercettare i flussi finanziari che espatriano tra Malta, l’isola di Man e altri luoghi dove sono registrati i siti di gioco “punto com”.
Il decreto sul poker in modalità Cash Game viene depositato per la prima volta a Bruxelles il 25 agosto 2009, questi i punti più significativi:
• per quanto riguarda le giocate, la posta iniziale per i tornei non dovrà essere superiore a 1000 euro mentre per i sit and go sarà pari a 250 euro.
• la tassazione è il 20% della raccolta al netto delle vincite, quindi la tassazione statale verrà applicata sulla rake ad ogni mano.
• la possibilità di allargare il proprio mercato ai duecento nuovi operatori comunitari aggiunti ai vecchi, che acquistando dallAAMS una concessione che avrà una durata di 9 anni
Secondo la legge, più precisamente in base all’articolo 24 della Legge Comunitaria del 2008, tutti i giocatori, potranno accedere alle poker room in modalità Cash, previa una “sub-registrazione telematica da parte del sistema centrale di AAMS”. Il modello dovrà contenere i propri dati, una cifra massima di deposito, relativa ad un determinato periodo, che servirà come autolimitazione.
In seguito all’approvazione della Commissione Europea, mentre gli operatori si stavano preparando per il lancio della nuova modalità di gioco, seguendo le nuove direttive dell’AAMS, esplode il caso Microgame. L'azienda si rivolge al Tar del Lazio presentando un ricorso nel quale accusava l’AAMS di aver apportato sostanziali modifiche al decreto sul poker cash game rispetto al testo depositato alla Commissione Europea e approvato in data 9 giugno 2010. Il Tar del Lazio approva il ricorso di Microgame e sospende il decreto sul Cash Game, fino alla sentenza di oggi con la quale si stabilisce, che il ricorso è stato dichiarato “improcedibile” dal TAR del Lazio, in quanto: “nel corso del giudizio l’Amministrazione ha provveduto a notificare le nuove norme tecniche alla Commissione europea” e quindi “il presupposto sul quale si fondavano le doglianze avanzate dalla ricorrente, anche quelle relative alla mancata notifica delle prescrizioni contenute nei due decreti direttoriali adottati precedentemente (nella specie: il 21.3.2006 ed il 25.6.2007), ora assorbite in quello impugnato con il ricorso in esame, è venuto meno”
L'ultimo passaggio, che poteva svoltare il settore del poker live, era il Maxi emendamento che fa parte della Legge di Stabilità, con il quale si sperava venissero discussi nuovi punti a favore del live, ma per ora le misure adottate, trattasi di 14 commi, recano disposizioni volte a rafforzare l’azione di contrasto al gioco gestito e praticato in modo illegale e a tutelare i consumatori nel medesimo ambito, al fine di recuperare base imponibile e gettito a fronte di fenomeni di elusione .
Ottenuto il via della Camera il 19 novembre 2010, il maxi emendamento è passato al Senato
Come sostiene il direttore generale di Aams Raffaele Ferrara nel suo intervento alla presentazione del Codice dei giochi, promosso dall'Associazione Giochi e Società : “Quella dei giochi è materia suscettibile di continui interventi legislativi e amministrativi".
Quindi ci auguriamo che ci sia presto spazio per rimettere in gara anche il mercato pulito di tutte le associazioni e i circoli che facevano del poker uno vero sport.