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Full Tilt: Bitar, parole parole parole

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Stefano Villa
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Full Tilt: Bitar, parole parole parole 0001

Ray Bitar torna a dare speranze ai giocatori di Full Tilt Poker. Lo ha fatto a margine del suo interrogatorio davanti al Giudice Debra Freeman del Tribunale di Manhattan, dopo che il Procuratore Arlo Devlin-Brow ha chiesto formalmente che l’imputato non fosse rilasciato su cauzione per il forte pericolo di fuga. Bitar come noto si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse mosse contro di lui. Rischia 145 anni di carcere.

"Credo che siamo arrivati al capolinea di un lungo viaggio. Ho lavorato duramente sulle possibili soluzioni per ripagare i giocatori, ci siamo", queste le parole dell'ex CEO di Full Tilt scritte in un comunicato per i Media. "La priorità assoluta è restituire il denaro, ed è importante che tutti facciano il possibile per arrivare a questo obiettivo. Speriamo che l'accordo con PokerStars possa far diventare realtà questo obiettivo. Il mio ritorno negli Stati Uniti è legato a questo aspetto. Full Tilt non avrebbe mai dovuto trovarsi in una posizione che non permette la restituzione del denaro ai giocatori. Quando le operazioni di F sono state chiuse, l'anno scorso, non è stata in grado di restituire i soldi in deposito sugli accounts.”

Bitar ha quindi definito la sua udienza come un passaggio necessario per la risoluzione del problema. Restano però molti dubbi sulla natura di queste sue dichiarazioni. E' sincero o sta cercando di prendere tempo in attesa di qualche colpo di scena? Come mai si è consegnato alle autorità americane? Secondo le indiscrezioni che arrivano da Oltremanica, Bitar è stato quasi obbligato a "costituirsi" visto che le autorità irlandesi e quelle statunitensi stavano organizzando la sua estradizione in caso non ci fosse stato un passo volontario. Nelle prossime settimane capiremo meglio, speriamo, in molti però pensano che la fase di restituzione del cash ai giocatori sia ancora molto lontana.

Ecco il testo originale della email di Bita verso coloro che hanno lavorato per 15 mesi per tutelare il valore degli assets di Full Tilt.

“To all Dublin Staff,

By now you probably have heard that I have returned to the US to deal with civil and criminal case that are pending against me in New York. We have all worked hard over the last 15 months to preserve Full Tilt’s assets and potential in order to provide for the repayment of all players, and that continues to be our top priority. It is as important as ever that we all do everything possible to make that happen and, hopefully our deal with Poker Stars will very soon make our goal a reality. My return to the US is part of this process.

I am particularly grateful to all of you here in Dublin for your hard work, patience and understanding during this difficult time. I believe that your hard work and dedication should not go unrecognized, and we have made arrangements for Poker Stars to guarantee all July salaries. You should therefore have no concern about coming to work during this period. After that, we expect that your employment contracts will be assumed by the buyer of the company’s assets.

For those that need to reach me, I expect to continue to be available by email and phone starting late Monday, New York time.

In the meantime, please refer any operational questions to **REDACTED**, and any HR questions to **REDACTED**.

Thank you all again.

Kind regards,

Raymond J Bitar

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Stefano Villa

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