Full Tilt e il milione di Hinkle
Manca meno di un mese alla partenza delle World Series of Poker 2012, e l’attenzione di tutti i poker players Usa (e non) e’ tutta concentrata sulla ‘rifinitura’ prima della grande ‘kermesse’ nella citta’ al centro del deserto dell’Arizona.
Uno di questi, si chiama Blair Hinkle, e’ un 28enne di Kansas City, poker player professionista che nel 2008 ha conosciuto la fama per un braccialetto WSOP conquistato ($ 507,613 di prima moneta). Oltre $ 1.300.000 guadagnati nella sua carriera ‘live, per la stragrande maggiornaza proprio nelle Wsop a cui partecipa sin dal Main Event del 2007, quando piazzo’ il suo 1° ITM (520° posto con $ 25.000 incassati).
E fin qui tutto regolare.
Aprendo invece la dolorosa pagina del poker on-line, scopriamo che la lunga mano del ‘Black Friday’ e dei postumi del ‘crack’ di Full Tilt, hanno coinvolto il nostro giovanotto, e anche in modo piuttosto ‘pesante’.
Come? Facciamo un po’ d’ordine. Il 20 febbraio 2011, Blair si iscriveva e arrivava 2° in un importante evento on-line by Full Tilt, che gli valse un 2° premio da $ 1.162.949.
Occhio alla data, 60 gg. prima del Black Friday.
Festeggiato il grande risultato adeguatamente, il buon Hinkle ha pensato al modo di incassare il suo ‘gruzzolo’: ed ecco la ‘magagna’. Blair, tramite mail, chiede a Full Tilt di ritirare il suo denaro con una sola grossa tranche di ‘payout’, anche (se non soprattutto) per evitare commissioni bancarie pesanti e ripetute (in caso di prelievi multipli).
Logico direte voi, ed infatti avrebbe dovuto filare tutto liscio se non fosse che il ‘bubbone’ era pressoche’ gia’ scoppiato. 2 mesi di tempo passati invano ad attendere una risposta, fino alla fatidica data che ha spazzato via (di fatto) la piu’ celebre Poker Room Usa, il 15 aprile 2011.
Soldi bloccati, nessun feedback e speranze di ‘rientrare’ ridotte al lumicino.
Intervistato sul tema, proprio Hinkle ha parlato di ‘…felicita’ se riuscissi a ottenere il 10% di quello che mi spetta, ma non la vedo cosi’ semplice…’ ;
E’ probabilmente solo uno dei migliaia di casi di giocatori ‘in panne’ su FT, che, se da un lato lascia la situazione in uno status vicino all’agghiacciante, e’ anche vero che rappresenta l’ulteriore conferma di come a 1 anno dalla piu’ brutta pagina della storia del poker on-line mondiale, siamo ancora in altissimo mare.
Una possibilita’ alternativa e’ cercare di diversificare e ‘gettarsi’ a 360° nel Poker ‘live’, come in effetti sta facendo il buon Blair, pronto alle sue 5° World Series of Poker, e deciso a fare il massimo per ottenere grandi risultati: ‘Non vedo l'ora e sarò lì per tutto l'evento, ad eccezione di una pausa di 4-5 giorni per tornare a casa e stare con la famiglia e gli amici…’.
Con buona pace di Full Tilt e di quel maledetto 15 aprile 2011…
