Doyle Brunson: ‘assoluzione’ per Lederer
Sarà la classe di età (1933), o forse la classe innata di cui è da sempre dotato: quale che sia la ragione, Doyle Brunson resta un punto di riferimento per l’universo globale del Poker.
E quando una figura di tale portata prende una certa posizione, le reazioni sono immediate, e spesso fragorose. E così, l’intervento di ‘Texas Dolly’ sul suo Blog , per difendere i suoi amici Chris Ferguson e Howard Lederer, ha scoperchiato ancora una volta il vaso di Pandora relativo a Full Tilt e al ‘Black Friday’:
‘Sono stato in contatto con Lederer questi ultimi mesi. Quando qualcuno che conoscete da anni, e che è sempre stato una persona rispettata e veritiera, vi guarda negli occhi e vi dice che non sapeva nulla riguardo ai problemi finanziari, chiamatemi pure un grande vecchio babbeo del Texas perchè io gli crederò. Ci sono almeno 4 azionisti che avevano più quote diFull Tilt rispetto a Howard. Dove sono loro? La colpa dovrebbe essere condivisa Se è vero che Lederer e Ferguson non sapevano del casino finanziario. Per quello che ne so, ogni membro e azionista di Full Tilt era mio amico prima del Black Friday. Nonostante tutti i terribili errori e la cattiva gestione, io so che non era loro intenzione truffare la gente. Non voglio prendere una mazza da baseball e fare giustizia... e non voglio impedirgli di rientrare nel mondo del poker. Dove si ferma il livello di responsabilità? Non lo so, so solo che tutti i colleghi di Full Tilt erano amici e per me lo sono ancora’.
E la prima reazione è arrivata quasi in tempo ‘zero’, con il grande accusatore (tra i Poker Players) Daniel Negreanu , che è ricorso a un celebre Social Network (Twitter) per rispondere all’illustre ‘collega’:
‘Doyle, il tuo amico Howard (Lederer…) sapeva che Full Tilt Poker stava accettando depositi dopo il Black Friday. Questo è meschino ed imperdonabile. Nessuna scusa può giustificare questo’.
E pensare che proprio Doyle Brunson è il 2° giocatore di poker più ‘seguito’ su Twitter, con quasi 400.000 ‘followers’, più del doppio rispetto a Negreanu. Chissà se la cosa disturba ‘Kid Poker', di sicuro sul fronte FTP ci saranno altre ‘velenosissime’ puntate, e magari proprio attraverso un Social Network.