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Silenzio, parla Bitar

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Silenzio, parla Bitar 0001

E dopo 10 mesi di silenzio, accuse, inchieste, illazioni, arrivo’ il giorno che molti aspettavano: il giorno delle prime parole di Ray Bitar, post ‘Black Friday’.

Il disastro del 15 aprile 2011, la pagina piu’ nera di sempre nella storia del Poker on-line, non ha ancora terminato di fare danni, diretti e indiretti, ma soprattutto non si e’ ancora trovata la soluzione al problema principale: trovare le risorse per coprire il buco da 300 milioni di dollari, da restituire agli utenti di Fulltilt.

E proprio il direttore generale della poker room americana, ha finalmente commentato la situazione, ma non come molti si sarebbero aspettati. Il pentimento e’ abbastanza relativo, visto il generico:
‘Chiedo scusa a tutti quei player colpiti da questa vicenda e vorrei chiarire che il mio silenzio non era un tentativo di nascondere la situazione attuale. Spero di potervi dara una buona notizia nel giro di poco tempo perchè sto lavorando solo per poter riaprire Full Tilt’

Una dichiarazione di facciata se ne e’ mai esistita una, ‘appesantita’ dal fatto che non si capiscono i motivi della tempistica: queste poche parole non sarebbero potute uscire (piu’ opportunamente) molti mesi fa, quando la bufera infuriava, e nel mondo la gente viveva situazioni in alcuni casi davvero pesanti?

Evidentemente no, ma le ragioni del buon Ray, che resta il principale indagato dal Dipartimento di giustizia Usa, convincono il giusto:

‘Non ho potuto parlare perché è in corso una trattativa con degli investitori e perché il processo giuridico non è ancora terminato. In questi mesi ho visto molta rabbia nei miei confronti provenienti dalla community di poker e dai blog, ma considerata la mancanza di comunicazione e di informazione posso capire questi sentimenti’.

E meno male. Resta da capire come possano quelle poche parole (assai poco significative tra l’altro) influenzare una trattativa in corso (quella con Bernard Tapie) per la vendita del gruppo.

E soprattutto come possa, il buon Ray, a sentirsi in dovere di ‘perdonare’ tutta la community del poker mondiale, che grazie alla rete, ha semplicemente espresso i propri sentimenti verso un reato e le persone che lo hanno commesso.

Diciamo che l’ex #01 di Fulltilt poker fa bene a rilasciare dichiarazioni a distanza e a proseguire nel tentativo di vendita del suo ex gioiello: e state certi che una volta che il mondo del poker si sara’ liberato di lui, allora, e solo allora, sapremo finalmente tutta la verita’ sul Black Friday.

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