Enada, Mazza: “Raccolta Poker Live da 1,5 miliardi all’anno”
Il poker live è stato l'argomento del giorno all'Enada Rimini. In particolare durante la presentazione di “IR Live Network” si è tenuta una conferenza sul tema ”La rivoluzione del gaming italiano” con alcuni contenuti che meritano di essere sottolineati.
Le stime esposte da Carmelo Mazza della società di consulenza Mag sulla raccolta del nuovo gioco sono superiori alle aspettative: "Sulla base dell'interesse per il poker live ci sentiamo di ritenere che le iniziali stime fatte dai tecnici del Mef (1 miliardo di raccolta a regime) fossero prudenti e pensiamo che ci si possa avvicinare di più a 1,5 miliardi di raccolta a regime nei primi 12 mesi, con 700/800 diritti sui mille consentiti”.
Mazza ha anche detto la sua sulle potenziali location in cui il poker live sarà giocabile. Un tema delicato visti i molti interessati tra cui spiccano i possessori di licenze Aams, soggetti che vogliono aggiungere il poker alle altre attività di gaming e betting, su tutti le vecchie sale bingo: "C'è un altro aspetto importante del business del poker live: non ci saranno mille location di gioco aggiuntive a quelle già esistenti, ma credo che molti tavoli saranno inseriti nelle sale dove già si offre gioco. Sulla base delle stime ritengo che ci sia spazio per attività legate al poker live che siano redditizie, ma molto dipende dalla natura degli investimenti, dallo start-up e dal lancio operativo del poker terrestre".
Manca ancora il regolamento che disciplini il poker live e quindi ogni analisi seppure tempestiva, è a oggi fine a se stessa. Ad esempio quella molto gettonata sui tetti del pay out. Mazza non può dare risposte in merito, ma è convinto che il capitale enorme che questo business muove sia sufficiente per essere profittevole per gli organizzatori. Si parla di 1,5 miliardi di euro nei primi 12 mesi: "Bisognerà capire cosa Aams deciderà su questo. Comunque sono convinto che 1,5 miliardi di raccolta siano sufficienti per dare soddisfazione a chi gestirà le sale".
Un ottimismo confermato anche dalle parole del presidente di Italian Rounders, Domenico Tresa, che ha dichiarato: "Ci sono ancora lavori in corso da parte di Aams, nonostante la percezione ad oggi sia molto più ottimistica rispetto al passato. Esiste, infatti, oggi una attività reale che tiene conto di un mercato attivo. Speriamo, allora, in un regolamento sostenibile per tutti. Irreale erano i concetti iniziali, come quello del no profit e della tassazione al 20%, mentre oggi questi paradossi sono stati ampiamente superati. A luglio 2011 è venuta alla luce una chiara volontà di Aams di giungere a una regolamentazione sostenibile. Spero, allora, che a giugno si possa vedere finalmente la partenza del poker live, con la tassa unica al 3% e base a 100.000 euro per l'asta al rialzo delle concessioni per il poker live. La cosa più importante a mio avviso è il fatto che Aams sta raccogliendo informazioni, grazie anche al contributo delle associazioni".
Sui tempi necessari regna l'incertezza. Cesare Antonini, giornalista diGioconews, prevede che si possa essere operati verso fine 2012 e avanza delle ipotesi concrete sui buyin proponibili: "Dobbiamo aspettarci il regolamento per giugno e poi il bando per le concessioni e auspichiamo che entro l'anno si possa iniziare a giocare, ma non ci sbilanciamo oltre. Secondo indiscrezioni il buy-in non dovrebbe superare i 100 euro, ma credo che ci si potrebbe uniformare all'online, con 250 euro. Sul numero di tavoli per sala, le opinioni sono diverse: c'è chi ne vorrebbe 20 per sale e chi 7, penso che ci si orienterà verso una via di mezzo. Sarebbe la soluzione piùm 'vivibile' per ottimizzazione dei costi". (fonte www.giocenonews.it)