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Il Repubblicano Joe Barton Presenta l’Online Poker Act of 2011

Matthew Kredell
Matthew Kredell
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Joe Barton

Il RepubblicanoJoe Barton ha presentato il largamente anticipato disegno di legge sul poker online HR 2366, l’Online Poker Act of 2011, alla Camera dei Rappresentanti venerdì scorso.

Il disegno di legge ha visto la luce con il significate sostegno di 11 membri dei due diversi schieramenti. I co-sponsors sono Shelley Berkley, John Campbell, Steve Cohen, John Conyers, Barney Frank, Michael Grimm, Mike Honda, Peter King, Ron Paul, Ed Perlmutter e Linda Sanchez.

Il comunicato ufficiale a riguardo della presentazione della legge si può leggere sul sito web del Repubblicano Barton. L’iter del disegno di legge prenderà il via dalla House Energy and Commerce Committee, di cui Barton è l’ex presidente. L’attuale presidente è Fred Upton.

Barton ha annunciato sabato lo "shuffle up and deal" alle World Series of Poker.

"Il poker è un gioco tutto americano, che richiede strategia e abilità," ha detto Barton nel comunicato. "Milioni di Americani giocano a poker online…Vogliamo avere un sistema di ferro in modo che chi gioca a soldi lo fa in un sistema onesto, giusto dove si possono raccogliere i frutti delle proprie vincite. Per dirla in breve, questo disegno di legge vuole dare la libertà di mettersi alla prova in un gioco basato sull’abilità senza aver paura di infrangere la legge."

Campbell e Frank, che hanno presentato un loro proprio disegno di legge sul gioco online, hanno dato la loro approvazione anche alla proposta di Barton.

"Io non gioco, ma la libertà non è legiferare su ciò che mi piace e rendere illegale quello che non mi piace," ha detto Campbell nel comunicato stampa. "La libertà è permettere agli americani responsabili di fare quello che amano fare."

Il disegno di legge prevede l’istituzione di un Office of Internet Poker Oversight all’interno del Dipartimento del Commercio. Questo nuovo ufficio dirigerà le agenzie statali che concederanno le licenze.

Altri dettagli chiave della legge:

  • Gli stati si adeguano automaticamente a meno che non decidano di fare diversamente. Solo il governatore dello stato può decidere di non aderire. Gli stati possono avere il loro proprio poker online interstatale solo se lo stato approva una legge con tali pratiche prima che la legge federale venga emanata.
  • Per almeno i primi due anni, le uniche società che potranno ottenere una licenza sono i grandi casinò, ippodromi e card rooms localizzati negli Stati Uniti. Il campo potrebbe essere allargato dal Segretario del Commercio dopo due anni.
  • Proibisce tutte le altre forme di gioco online che non sono già legali secondo le norme vigenti.
  • Le carte di credito non sono permesse per il deposito.
  • L’età minima per giocare è di 21 anni.
  • Provvedimenti sono previsti in caso di cheating e uso di bots, che includono il bando dal gioco, multe e fino a tre anni di prigione.
  • Tutti i siti devono avere le attrezzature per il gioco a distanza negli Stati Uniti.
  • Se una licenza viene revocata, il sito deve rimborsare i fondi ai giocatori entro 30 giorni.
  • Chiarifica l’UIGEA richiedendo al Dipartimento del Tesoro di pubblicare una lista di siti di gioco online che violano la legge in modo che le banche sappiano quali transazioni bloccare.

"Il disegno di legge inverte anni di politiche poco chiare e ripristina la libertà degli adulti di godersi il grande gioco del poker dal comfort della propria casa, con i propri soldi e la propria connessione internet," ha detto l’ex presidente della Poker Players Alliance il Senatore Al D'Amato. "Il membro del Congresso Barton è conosciuto come uno dei giocatori di poker di maggiore abilità nel Congresso. Lui è appassionato di questo gioco e della libertà. Siamo sicuri che le sue abilità pokeristiche si tradurranno bene nel gioco della politica per spingere la sua legge quest’anno."

C’è una sezione che da soddisfazione a tutti i giocatori di poker in cui si dichiara: "Il poker è distinto dalla classe di giochi di fortuna tradizionalmente definiti d’azzardo in cui, i giocatori competono tra di loro, e non contro la persona o l’organizzazione che offre il gioco (a volte chiamata 'the house'), e che in un significativo intervallo, il risultato è prevalentamente determinato dalle abilità dei partecipanti."

In un intervista con Associated Press, Barton ha offerto ragioni per essere ottimisti sul passaggio della legge quest’anno.

"Questo potrebbe essere l’anno in cui le stelle si allineano - spero," ha detto Barton alla Associated Press. "... Proveremo a fare arrivare il disegno di legge sulla scrivania del Presidente in questo Congresso."

Il direttore esecutivo della PPA John Pappas ha detto che, più di qualsiasi altro disegno di legge a riguardo del poker mai presentato, il linguaggio della proposta di Barton è una bozza di ciò che potrebbe alla fine diventare legge.

"Noi faremo sicuramente tutto in nostro potere per avere altri sponsor, una udienza (in commissione) e una votazione, e vogliamo farlo questa estate," ha detto Pappas.

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Matthew Kredell
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