Su PokerNews.IT puoi giocare solo se hai almeno 18 anni. Il gioco può causare dipendenza. Gioca responsabilmente.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 18+

Le Reazioni del Poker Online al Venerdì Nero

Name Surname
Chad Holloway
3 min read
venerdì nero poker

Venerdì 15 aprile, il Dipartimento di Giustizia Americano ha inferto un colpo terribile al mondo del poker con l'emissione di un mandato di arresto contro i fondatori dei siti di gioco PokerStars, Full Tilt Poker e Absolute Poker accusandoli di frode, riciclaggio di denaro e organizzazione di gioco d’azzardo illegale.

Poco dopo l’annuncio, PokerStars, il più grande sito di poker online al mondo, ha bloccato l'accesso al server a tutti i residenti negli Stati Uniti. Questo terremoto è stato ribattezzato Venerdì Nero e la sua onda d'urto si sta sviluppando rapidamente scatenando reazioni di indignazione, ansia e panico in tutta la comunità del poker.

Forum di poker presi d'assalto

Dalla diffusione della notizia, il forum americano 2+2 ha stabilito un nuovo record con oltre 12.000 persone collegate al sito contemporaneamente (la discussione supera le 390 pagine). Inoltre, il traffico è stato così elevato che il sito è stato temporaneamente bloccato. Il sito web della Poker Players Alliance (PPA) ha vissuto l’evento altrettanto intensamente.

"Il poker online non è un crimine"

L'ex-senatore Alfonse D'Amato, presidente della PPP ha detto: "A nome di milioni di giocatori di poker in tutto il paese, siamo scioccati dall'azione intrapresa dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nei confronti delle società dedicate al poker online e continueremo a combattere per gli americani che anno il diritto di dedicarsi al gioco che amano. Il poker online non è un crimine e non deve essere trattato in questo modo. "

Cresce la preoccupazione tra i giocatori

La Poker Players Alliance non è stato l'unico gruppo sorpreso dalla situazione attuale. Molti giocatori di poker professionisti hanno espresso la loro preoccupazione tramite i social networks Twitter e Facebook:

Brandon Adams (@ badams78): "Bene, ho letto tutto. Pronostico: negativo. "

Michael McDonald (@ MikeMcDonald89): ogni due mesi, la gente pensa che il cielo cadrà sulla testa di poker online. Per la prima volta, io sono uno di loro. WTF. "

Jason Senti (@ PBJaxx): Il giorno che mando al governo statunitense un sacco di soldi per finire di pagare le tasse nel 2010 (ndr: il 15 aprile è la data ultima per il pagamento delle tasse negli Stati Uniti), chiudono la mia fonte di reddito . "

Justin Bonomo su Facebook: «Sono uno che di solito non si fa prendere dal panico, ma questo caso con il Ministero della Giustizia sembra davvero pericoloso per il poker americano. "

Il panico del Venerdì nero

Venerdì le cattive notizie si accumulavano. Molti giocatori hanno avuto problemi a contattare il servizio clienti delle diverse poker room e non sono riusciti a ritirare i loro soldi e la dichiarazione del n° 1 di Full Tilt Poker, Raymond Bitar, non ha placato gli spiriti: "Sono sorpreso e deluso dalla decisione del governo di portare queste accuse. Aspetto con impazienza la scagionazione mia e di Mr. Burtnick. Il comunicato, che non affronta la spinosa questione del rimborso ha portato al panico generale.

"Dovrò lavorare per sfamare me e la mia famiglia"

Ma non tutti si sono fatti prendere dalla psicosi e alcuni giocatori non si sono lasciati sfuggire l'occasione per fare un po' di umorismo sulla situazione. Ecco una selezione dei Tweets più originali:

Matthew Waxman (@ mawaxman): "Io sono a corto di scuse per non vedere la mia famiglia di Domenica (ora che il poker online e il calcio non esistono più)"

Justin Smith (@ BoostedJ): "Dovrò lavorare per sfamare me e la mia famiglia"

Doyle Brunson (@ TexDolly): "Ora vedremo se queste superstar della rete sanno come giocare al vero poker. "

Allo stesso modo, Tom Dwan "durrrr" (@ Tom_Dwan), come ambasciatore del poker, ha cercato di rassicurare i giocatori: "Sono quasi sicuro al 100% che sarete pagati ma questo può richiedere 2-3 mesi e nel peggiore dei casi un po 'di più. "

La crisi del poker online negli Stati Uniti è tutt'altro che finita.

Share this article
author
Chad Holloway

SCOPRI DI PIÙ

Altri Articoli