Non Passano al Senato Gli Emendamenti Sul Preu e Sulla Ludopatia
Pochi giorni fa, sette emendamenti presentati dall'Udc, dal gruppo Misto e dall'Idv facenti parte della Legge di Stabilità non sono passati al Senato. Si trattava di proposte riguardanti sgravi fiscali per le famiglie o incentivi fiscali da coprire attraverso l'aumento del Preu (prelievo erariale unico) sui giochi, nello specifico apparecchi da gioco.
Non è passato neanche l'emendamento presentato dal Pd, riguardante il problema della ludopatia.
Purtroppo, se parliamo di dipendenza da gioco in Italia i dati non sono certo rassicuranti, vi sono già centomila ludopatici, centomila individui che hanno un rapporto malato con il gioco e i numeri sono destinati a crescere, soprattutto con la continua introduzione di giochi dove è soltanto il fattore fortuna ad essere importante.
In una società come la nostra, in piena crisi economica è quasi fisiologico cercare qualche speranza in situazioni come il gioco, che possono svoltarti la vita, soprattutto se il montepremi è da sogno.
Il documento, riproposto in aula dal Pd dopo la presa in visione negativa della Commissione Bilancio, prevedeva che il problema della dipendenza fosse materia di intervento del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e in questi termini: "i livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale per tutti i disturbi e le complicanze che si diagnosticano come conseguenza del gioco d'azzardo patologico, fossero a carico del Fondo sanitario nazionale e del Fondo per le politiche sociali e l'esenzione della partecipazione al costo della spesa sanitaria, come l'immediato accesso alle strutture pubbliche e/o convenzionate per la valutazione e la diagnosi, l'assistenza psicologica e farmacologica, il ricovero, se necessario, in centri specializzati nella cura di questa patologia e l'esenzione dalla partecipazione al costo per l'acquisto dei presidi necessari al trattamento e alla tutela della qualità della vita".
Purtroppo nulla di fatto a livello statale, ma i risultati migliori si ottengono spesso a livello regionale e per quanto riguarda il Lazio, in questo casoRenata Polverini, presidente della Regione Lazio, ha compiuto un atto deciso con una delibera da 15 milioni di euro, che dovrebbero contrastare le dipendenze. Nel concreto, il bando Polverini si rivolge agli operatori del settore, attraverso l'istituzione di strutture ambulatoriali, semiresidenziali, residenziali o attraverso unita' mobili per essere visibili sul territorio, per informare e per cercare di arginare e in parte risolvere il problema della dipendenza. All'interno di questa concreta proposta rientra l'attivazione di un centro specialistico ambulatoriale per le cosiddette dipendenze senza sostanza, ovvero da gioco d'azzardo o da internet.
Una piccola conquista che non chiude gli occhi di fronte ad un fenomeno sociale problematico, che con la dovuta prevenzione e una concreta attività di sostegno, può di certo contenere questa diffusione negativa e malata di vivere il gioco.
