Ancora Discussioni Sul dl 1078 Legge Comunitaria 2008, Ma Un Secco No Al Portale Unico Dei Monopoli di Stato
Torna a far parlare di sé il portale unico di accesso al gioco on line dei Monopoli di Stato.
Per chi non ne fosse al corrente, era nelle intenzioni dell'amministrazione finanziaria, la costruzione di un grande portale che doveva rappresentare la porta del gioco legale, attraverso la quale sarebbero dovuti passare obbligatoriamente tutti i giocatori per accedere alle moltissime poker room con regolare concessione. Una parte cospicua della riforma del settore dei giochi on line, reggeva su questa dibattuta proposta, nata come cavallo di Troia contro la diffusione del gioco illegale. I più tenuti controllati infatti i siti dedicati al poker on line, dove spesso per l'AAMS, risultano nascondersi realtà illegali.
In accordo con D'Ambrosio Lettieri (Pdl), firmatario del sub-emendamento che ha modificato il testo presentato dal Governo in Commissione, sono tutti gli addetti al settore, in quanto il filtro del sito dei Monopoli di Stato viene percepito come un muro contro la libera concorrenza tra operatori. Con le tecnologie che abbiamo a disposizione, tutto è facilmente recuperabile. Ogni volta che navighiamo lasciamo tracce ovunque che non spariscono, come le orme sulla neve e quindi come propone Bwin: "se poi il problema è quello di avere maggiori informazioni e maggiore trasparenza ci sono già i canali preferenziali tra poker room e Aams attraverso i quali essere controllati e scambiare tutte le info di cui necessitano i Monopoli di Stato".
L'emendamento presentato dal Governo alla Comunitaria 2008, con cui viene regolamentato il gioco via internet e definito il sistema sanzionatorio per chi gioca o gestisce queste attività contravvenendo alla legge, non è stato accettato del tutto approvato dalla Commissione Politiche comunitarie di Palazzo Madama. Oltre al No per il portale unico, c'è stata un'altra mozione sollevata dalla senatrice Maria Ida Germontani (Pdl), con la quale si introduce un ulteriore aumento delle sanzioni per chi gestisce, organizza e offre a distanza giochi privi della concessione governativa.
La sanzione amministrativa proposta nel sub-emendamento, stabilisce una sanzione amministrativa accessoria che va da 30mila a 180mila euro, oltre a quella che decreta fino a tre anni di reclusione e almeno mille euro di multa.
La discussione e la votazione in Aula del dl 1078 Legge Comunitaria 2008 è stata nuovamente rimandata e riprenderà solo mercoledì 25 marzo, in Commissione Politiche dell'Unione Europea al Senato. Noi cerchiamo di tenervi aggiornati in questa che sembra essere la soap opera legale più intricata del momento.