Il bello del poker: due amici Marco Trevix e Carlo Braccini si incontrano in un'intervista doppia – parte 1
Grazie all'intercessione di Jchimix giocatore e frequentatore del nostro forum, siamo riusciti a raggiungere Marco Trevix e Carlo Braccini. Per chi non li conoscesse Marco Trevix è un noto giocatore del panorama pokeristico nazionale, nonché autore e traduttore di libri sul poker e Claudio Braccini Gubbio60, si presenta come uno dei signori del poker, temibile giocatore anche della specialità di Omaha. I due si sono pazientemente concessi ad un'intervista doppia, adoperandosi generosamente nel rispondere a tutte le domande. Gli ringraziamo di cuore e vi lasciamo alla lettura.
Nome Marco
Cognome Trevix
Soprannome nessuno
Professione 85% pokerista 15% medico d'emergenza
Cosa avresti voluto diventare da grande?
Boh! Scegli tu. Ho fatto il Disc Jockey in discoteca per quasi 20 anni, il Medico da circa 10, il pokerista e l'appassionato di giochi d'azzardo da sempre! Adesso, oltre ai libri sul poker, mi occupo di articoli inerenti il mondo cartaceo. Sono vario, direi…
Quando hai iniziato a giocare a poker?
A 8 anni ho lanciato il mio primo bluff. Ovviamente ho perso. Al liceo, un simpaticone mi fregava i soldi barando…Poi, dall'età di 17-18 anni, ho giocato incessantemente.
Come e quando vi siete conosciuti?
A Nova Gorica 3-4 anni fa, credo. Carlo è una persona cordiale, disponibile e molto preparata. Mi ha colpito subito il suo modo intelligente di vedere il poker.
Un pregio al tavolo di Carlo?
Carlo analizza oculatamente ogni sua mossa. Non agisce per istinto o perché è sopraffatto da spirito di gambling.
Un difetto al tavolo di Carlo?
E' un po' il contrario di quanto ho detto prima: forse gli manca un po' di "pazzia" che lo renderebbe veramente imbattibile.
Una cosa che non hai ancora detto a Carlo?
Che dovrebbe dimagrire un po'….ovviamente scherzo!
Cosa vi lega?
La passione per il poker, e diverse visioni in comune fra cui spicca l'idiosincrasia per il "caro buy-in" che imperversa dappertutto.
Nella vita sei piu' tight o aggressive?
Molti mi classificano come giocatore molto aggressivo, ma nella vita sono piuttosto prudente. Ho sempre detto che se giocassi a poker come faccio il medico, sarei molto più temibile.
Come definisci il tuo stile di gioco?
Uhm. Immaginativo, aggressivo, a volte troppo oculato, spesso istintivo.
Quante ore dedichi al poker?
Dovresti chiedermi "quante ore NON dedichi al poker?"
Giochi on line?(cash game,livelli?mtt buy in?)
Certo! Molto stud high low cash game a livelli medio-alti ($30-$60, $50-$100 e anche $100-$200), qualche torneo di H.O.R.S.E., qualche torneo di no limit texas. Per i tornei non supero la quota di $200, eventi particolari esclusi.
Pokerstars o Full tilt?
Entrambi, con una leggera preferenza per Pokerstars.
Giochi eventi all'estero?
Una volta partecipavo a molti tornei, ora mi concentro prevalentemente sulle WSOP, dove non ho mai vinto una breccola. Mai fatto un EPT, ma riesco a dormire lo stesso.
Mai giocato un evento Wsop?
Dal 2003 (due posti dall'ITM), gioco ogni anno (escluso il 2004). Ho fatto circa una decina di tornei WSOP, ma il mio miglior piazzamento, curiosamente, è stato conseguito il primo anno.
Spilli KK alla prima mano del main event wsop,dopo vari re raise un giocatore e' all in,tutti foldano tocca a te,cosa fai?
Ho scritto tonnellate di materiale sull'argomento, è un fold sacrosanto. Poi, il mondo sa che KK è la mano che odio di più (vero Carlo?). Ve la racconto per i pochissimi che non la conoscono (visto che l'ho riportata sul mio libro); in un Main Event di Sanremo siamo rimasti in 18 (primo premio oltre 100.000 euro), Carlo va all-in dal bottone in stealing. Io, dal big blind, spillo KK. Facile call, giusto? Peccato che il board sia stato Q-J-8-2-7: Carlo si è scusato mille volte per questa mano, ma perché scusarsi? That's poker!
Sei in average allo stesso torneo,e sta per scoppiare la bolla, spilli AA , il chip leader del tavolo e' in all in, cosa fai?
Qui faccio call al 100%. Se sono heads-up, vado a giocarmi la mano favorito con un margine di almeno l'81%.
Quanto conta la fortuna in un MTT?
Conta, conta, ma meno di quanto possano pensare molti giocatori. Fa più paura l'avventatezza ottimistica di certi avversari che spingono mani o non foldano mani che necessitano di mooooolta fortuna per prevalere.
Cosa fai per assorbire la varianza?
Cerco di giocare più tight, ma non è il rimedio migliore. L'importante è giocare al massimo delle possibilità sempre e comunque, e non restringere il campo decisionale basandosi sulla prudenza.
Oltre al Texas quale altra variante preferisci?
Il gioco che prediligo è il seven stud high low, oltre a tutti quelli che compongono l'HORSE. Scommetto che Carlo ti dirà che il suo gioco preferito è l'Omaha pot!| ;-)
Menù tipico prima e durante dell'evento?
Quello che capita….cerco di evitare troppi grassi, ma non di certo la carne rossa, come suggerito stranamente da un pro italiano (le ragioni biochimiche esulano dalla risposta…lol)
Acqua o vino durante il torneo?
Birra. Anzi, acqua e birra. La birra ha un tremendo effetto diuretico che va compensato con l'adeguata introduzione di acqua. La birra comunque andrebbe centellinata nelle prime fasi e aumentata nelle dosi verso la fine del torneo. Ovviamente non è mia intenzione caldeggiare l'utilizzo di alcoolici durante un torneo, ma ho visto Scotty Nguyen vincere il torneo più difficile del mondo (HORSE WSOP da $50.000 di buy-in) da ubriaco. Appunto, Scotty… non Trevix.
La tua giornata tipo?
In veste di pokerista full time è: sveglia pensando a nuove strategie da introdurre nel mio nuovo libro, tradurre i testi della boogaloopublishing, pranzo, studiare qualche pezzo di libro che mi era sfuggito, pensare alla stesura del mio pezzo su PokerSportivo, cena, torneo di circolo o seduta cash on-line. Il tutto condito da numerosi interventi nei forum di poker. Sufficiente? Ah no, dimenticavo: prima di addormentarmi, rivedere mentalmente le mani che ho perduto ai tavoli.
Il più bell'incontro della vostra vita pokeristica?
Las Vegas! E' magica, ti avviluppa completamente e non ti lascia più. Un amore a prima vista. Di quelli che è impossibile tradire. Umanamente, tutti i giocatori di poker che incontro in giro: non è piaggeria la mia, è proprio un bel mondo!
Nel tuo libro "kill luck"ricordi una mano scoppiata da Carlo, quale e' stata la tua prima esclamazione?
Un sorriso e basta. Possono confermarlo i numerosi astanti. Era il momento migliore per comportarsi signorilmente, soprattutto perché Carlo si è dimostrato un vero galantuomo, non esultando all'uscita del 7 sul river. Internamente e successivamente….è un altro discorso….
Quando giochi una mano che segnerà il tuo torneo e quando fai un bluff ti si accelera il battito cardiaco?
Sì. Capita a tutti, non posso fare eccezione. Per evitare di esternare i miei "tell", a volte allestisco dei bluff senza guardare le carte, in modo da preoccuparmi meno delle carte del board o delle eventuali reazioni degli avversari.
Riesci a vedere i tells dei tuoi opponents?
Immodestamente, è uno dei miei cavalli di battaglia. In un torneo mi sono messo a "studiare" perfino la posizione delle gambe dell'avversario, che faceva una grossa puntata. Non ci crederete, ma ci sono tell da sfruttare anche qui.
In ogni piatto importante che giochi calcoli le pot /odds?
Ammetto che una volta in torneo mi preoccupavo molto poco delle pot odds, poi ho letto il libro di Gus Hansen che mi ha illuminato. Ora le pot odds sono parte integrante delle mie scelte su un piatto.
Il livello dei giocatori italiani e' cresciuto?
Si e no. Molti conoscono solamente la filosofia "All-in e prego", altri si applicano costantemente allo studio del gioco. Purtroppo in un tavolo la miscela di queste due categorie è dannosa, in quanto è piuttosto difficile adottare delle contro-mosse. Un all-in seguito da fortuna sfacciata è un cocktail esplosivo per i meno dotati tecnicamente, e spesso i vincitori appartengono proprio a tale categoria. Comunque, stiamo migliorando.
Gli organizzatori degli eventi in Italia sono all'altezza di quelli esteri?
Preferisco non addentrarmi in questo campo, anche se Claudio Pagano è il pioniere indiscusso della torneistica italiana.
Il Libro più utile che hai mai letto sul poker?
"Theory of Poker" di David Sklansky.
Il Film più bello che hai mai visto sul poker?
Rounders è magnifico, ma ci sono spunti interessanti anche su "Le Regole del gioco".
Ci saranno altri bracciali per l'Italia?
Una miriade, ma per alcuni anni saranno appannaggio solamente di 3-4 giocatori. Volete i nomi? Ok, eccoli: Dario Minieri, Max Pescatori, Dario Alioto e Alessio Isaia. Spero vivamente di essere smentito, ma su questo topic mi sbaglio difficilmente. I 4 citati per ora hanno cento marce in più rispetto agli altri.
Come vedi il futuro del poker?
Grigiastro. Sono troppe le persone che vedono nel poker un mezzo per arricchirsi, a scapito della passione pokeristica dei più. Molti giocatori si stuferanno, sfiniti dalle tasche semi-vuote o dalla presunzione e arroganza di alcuni "manager" che gravitano intorno al poker.
Saluta Carlo
Carlo, avanzo alcune tue lezioni di enologia (ovviamente gratuite!) …..☺
Un saluto ai ragazzi del forum
Beh, se avete avuto la pazienza di arrivare sin qui, meritate tutta la mia riconoscenza!! Ciao ragazzi!!!