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Lezioni di Poker. Cash Games - Parte 1: Le Differenze tra Torneo e Partita Cash

Elia
Elia
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Cash Games

Finalmente anche l'Italia si è decisa a regolarizzare il mondo del poker giocato con i soldi veri. È di pochi giorni fa la notizia della pubblicazione in Gazzetta del decreto sul poker cash game. Per il momento AAMS sta effettuando dei test sulle piattaforme e anche se dovremo attendere i canonici 90 giorni (obbligatori dopo l’emendamento del decreto) per l'avviamento del gioco vero e proprio, possiamo considerare già realtà il poker cash game in Italia.

Svilupperemo nel corso delle settimane a venire un discorso molto ampio e articolato su questo tipo di gioco, ma cominciamo con questo primo articolo differenziando ben bene la modalità di poker torneo (quella che siamo stati abituati a giocare fino ad oggi) e la modalità cash game che dovremo affrontare molto presto, esaminando anche una delle più classiche situazioni che ci ritroveremo di fronte al tavolo.

Mettiamo subito in chiaro le cose: giocare a poker in tornei (o Sit And Go) e il cash game, sono due cose completamente differenti. Una delle differenze sostanziali è sicuramente il numero di Big Blind che ogni giocatore si trova di fronte.

Supponiamo di essere in un comune torneo on-line, di avere uno stack pari a 2000 chips con i bui pari a 10/20. In questo caso avremo uno stack pari a 100 Big Blind. Supponendo un aumento dei livelli ogni 10 minuti, se non giocheremo nessuna mano, già dopo il primo giro ci ritroveremo con uno stack diminuito e man mano che i livelli aumenteranno avremo di fronte sempre un numero minore di Big Blind. Questo fa sì che il giocatore inizialmente sarà praticamente costretto a entrare in gioco solo con mani forti ed eccellenti, a non prendere nessun azzardo e a giocare molto chiuso anche dopo il flop a meno che non floppi una mano superiore alla media come Top Pair Top Kicker.

Nel poker cash game invece dovremo abituarci a giocare con stack molto ampi, solitamente 100 Big Blind per tutta la sessione e ad ogni mano. Questo fa sì che per i tipici giocatori da torneo, si presenti una situazione nuova, non comune, non essendo abituati ad avere solitamente di fronte un grosso quantitativo di chips. Per questo il cash game necessita di competenze specifiche come la lettura del giocatore e saper puntare il giusto quantitativo di chips in ogni situazione.

E’ quindi fondamentale:

- saper farsi pagare da una mano peggiore
- saper bleffare
- saper far foldare un giocatore che al momento detiene la mano migliore inducendolo a buttar via le sue carte grazie alla nostra puntata.

In ultimo, per far capire la differenza fra torneo e cash game, vi portiamo l'esempio di una delle migliori mani da torneo: AK. Siamo ad un tavolo a nove giocatori (o full ring). Siamo secondi a parlare e dopo un fold, spilliamo AK offsuited (di seme diverso).

In un qualsiasi momento di gioco da torneo questa è sicuramente la mano con cui molto spesso si giocheranno volentieri il torneo stesso o comunque gran parte delle proprie chips. Quindi in questa situazione solitamente in una fase qualsiasi del torneo opteremo per un sostanziale rilancio che spesso porterà a vincere il piatto preflop o comunque, qualora ci fossero delle chiamate, avremo ben chiaro cosa abbia in mano il nostro avversario, sicuramente una mano eccellente come una coppia oppure AK, AQ,AJ, o due carte dello stesso seme connesse come J10. Nel poker da torneo solitamente un rilancio vuol dire forza e quindi ci ritroveremo spesso a giocare in heads up o al massimo un piatto a tre giocatori. Già dopo il flop capiremo molto facilmente come siamo messi nella mano e saremo pronti a mettere tutte le chips in mezzo qualora uscisse un qualsiasi Asso o un qualsiasi K senza Assi sul board.

Con la stessa mano e stessa posizione ad un tavolo cash game, la cosa migliore da fare in queste situazioni, è quella di effettuare un semplice call. Quello che dobbiamo capire è che il poker cash game è un poker giocato principalmente dopo il flop e difficilmente si vedono rilanci o controrilanci prima di esso in grado di chiudere la mano.

Questo nostro call iniziale, ci fa avere un vantaggio nel procedimento della mano. Infatti possono verificarsi due situazioni:

- Dopo di noi tutti passano la propria mano e ci sono tre call da late position compresi
Small Blind e Big Blind. Il piatto si presenterà così a 5 giocatori e avremo bene in mente cosa fare: aggredire il flop qualora colpissimo il nostro A o il nostro K per capire come siamo messi nella mano ma abbandonare subito la mano qualora non migliorasse per niente. Questo in alcune situazioni ci permetterà di mascherare il nostro AK dato che non abbiamo mostrato forza prima del flop.

- Dopo di noi ci sono un rilancio e un call. In questa situazione potremmo contro-rilanciare ulteriormente oppure semplicemente chiamare il rilancio. Questo ingrandirà il piatto limitando a uno, massimo due i nostri avversari e sapremo di avere a che fare con altrettante mani eccellenti (si presume dato un rilancio e un call del rilancio).

Questo ci permetterà di portare a casa un bel piatto qualora ci trovassimo dopo il flop con una mano eccellente.

Tutto questo deve far capire che non è plausibile andare rotti ad un tavolo da cash game con AK perché ci sono tantissime mani da giocare e ricordatevi che il nostro stack sarà sempre molto profondo e quindi ci permetterà sempre di fare le nostre giocate dopo il flop a differenza del poker da torneo dove questo non è possibile pena l'eliminazione.

Nella prossima puntata analizzeremo tutti i tipi di puntate che si possono effettuare ad un tavolo di poker cash game.

In collaborazione con http://www.pokeritaliacash.it/

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