Le skills di un buon giocatore? Ecco la ricetta di Andrew Robl
Chiunque giochi a poker si è chiesto prima o poi, soprattutto quando il periodo diventa negativo, "che cosa mi manca per diventare un giocatore vincente?"
Perché in fondo, ammettiamolo, sappiamo tutti che non si tratta solo di fortuna, di "bad run", di "varianza". Certo, gli alti e bassi legati alla fortuna ci sono, ma spesso sono anche accompagnati da errori, fasi di tilt, problemi di bankroll o di un atteggiamento mentale sbagliato.
Quali sono le skill per potersi definire un giocatore completo? In questo articolo Andrew Robl prova a rispondere proprio a questo interrogativo e a proporre la sua ricetta per diventare giocatori vincenti.
Andrew Robl è in assoluto uno dei giocatori più vincenti a livello di tornei live. Con quasi $3,5 milioni di vincite all'attivo, ha realizzato il suo miglior risultato nel 2013, in occasione dell'Aussie Millions, vincendo il AU$100.000 Challenge per una prima moneta di AU$1.000.000. A questo si aggiungono il secondo posto al WPT World Championship nel 2012, che gli ha fruttato $822.375, e un'altra seconda piazza nel 2010, quando terminò runner-up dietro ad Antonio Esfandiari nel WPT Five Diamond World Poker Classic per $549.003.
Andrew Robl: Premetto che non mi reputo un top player. Sono stato outplayato molte volte e questo mi capita tuttora. Tilto, a volte gioco proprio male e prendo decisioni sbagliate di continuo, azzardo troppo, bevo troppo, ma al tempo stesso posso dire di conoscere un gran numero di giocatori di altissimo livello. E queste sono le caratteristiche che tutti loro hanno in comune.
Esperienza
Questo è di gran lungo l'aspetto più importante. Non è possibile diventare un forte giocatore di poker se non si trascorrono migliaia di ore al tavolo, vedendo milioni di mani. Oggi, grazie all'online, è possibile raggiungere questo traguardo in tempi molto più ridotti rispetto al passato. 10.000 ore bastano? Penso di sì...!
Intelligenza
Ai livelli più alti, l'esperienza e la comprensione del gioco si equivalgono tra i player. La capacità di adattarsi in fretta alle caratteristiche dell'avversario, per capire come sfruttare i suoi leaks e stare alla larga dai suoi punti di forza, è quello che può fare la differenza. Capire anche quello che lui sta pensando di noi, è un ulteriore vantaggio, ed è quello che in gergo viene definito leveling, ovvero livello di pensiero multiplo.
Desiderio e volontà di apprendere
Non ha importanza quanto e come giochiate, ma se non avete l'umiltà per saper apprendere da chi è più forte, state sprecando tempo. E' molto importante osservare ed analizzare stili di gioco e strategie diverse. Questo oggi può essere fatto anche grazie ai libri, ai video-tutorial, al coaching o anche semplicemente discutendo di poker e di mani con gli amici.
Capacità di controllare le emozioni
Nel poker, è sempre importante avere un approccio logico e analitico in ogni decisione che prendiamo. Affidarsi alle emozioni non serve quando si tratta di probabilità e percentuali, che sono gli elementi portanti di questo gioco. Controllare le emozioni diventa pertanto decisivo in ogni sessione, e al tempo stesso anche uno degli obiettivi più difficili da raggiungere.
Essere parte di una community
Essere parte di un gruppo di appassionati di poker, aiuta a condividere analisi e nuove idee e quindi a progredire nel gioco, così come ho già specificato in "desiderio e volontà di apprendere". Avere un approccio "socializzante" può dare la possibilità di conoscere giocatori più forti e di imparare nuovi concetti da loro.
Avere la capacità di prendersi rischi
Per essere veramente un giocatore vincente, bisogna saper "gamblare" un po'. E' necessario, in questo senso, sapersi cimentare in territori meno sconosciuti, affrontando anche giocatori più forti. E' un modo decisivo per crescere nel poker, ma può essere anche molto rischioso. Va fatto sempre con giudizio e ponendosi un limite. Insomma, sempre con la testa sulle spalle!