Come Giocare in Zona Bolla: I Consigli di Stephen Chidwick Dall'EPT Deauville
L’ultimo appuntamento con l’European Poker Tour Season 10 è stato l’EPT di Deauville che si è appena concluso e ha visto 671 giocatori contendersi il Main Event da €5,300. Il torneo ha richiamato un folto gruppo di giocatori di grosso calibro, fra cui Stephen Chidwick, che è giunto terzo all’EPT Praga di dicembre, incassando 517.992$.
Un ragguardevole traguardo nella carriera del pro britannico, che fino a oggi ha accumulato 2.211.910$ di vincite in eventi live a partire dal 2008. Chidwick è andato a Deauville per cercare di ripetere l’impresa e per un po’ è sembrato che ci potesse riuscire. Ha superato sia il Day 1 che il Day 2, ma poi è stao eliminato nel corso del Day 3.
Il capitolo finale per Chidwick si è aperto al termine del Livello 16 (2,000/4,000/5,000) con un field di 96 giocatori. Solo 95 posti a premio, quindi si giocava in zona bolla. Con la successiva eliminazione di un giocatore gli altri si sarebbero assicurati una vincita minima di 9.500€. Il fato ha voluto che a uscire in zona bolla fosse proprio Chidwick.
Come Giocare in Zona Bolla: l'Esempio di Chidwick
Analizziamo la mano che ha portato all’eliminazione di Chidwick dall’EPT di Deauville perché può essere un ottimo esempio per illustrare la differenza tra chi gioca solo per guadagnare e chi (al contrario) lo fa per vincere.
Preflop
Il racconto del blog live di PokerNews parte a mano iniziata, con le chip già nel piatto. "Raise, all-in e call," è così che Tobias Wagner, avversario di Chidwick, riassume la situazione ai reporter che si stanno raccogliendo intorno al tavolo.
In sintesi, Chidwick ha fatto raise da UTG e poi è andato ai resti quando Wagner ha rilanciato da bottone. I due scoprono le carte:
Chidwick: K♠K♦
Wagner: A♦K♥
Chidwick avrebbe sicuramente potuto foldare i kappa, mossa solitamente scelta da quelli che intendono assicurarsi una vincita minima. Ma Chidwick non rientra in questa tipologia di giocatori. Il suo unico obiettivo era vincere il torneo e questa mano poteva metterlo sulla buona strada per riuscirci.
In base al calcolo delle odds, Chidwick aveva il 69,38% di possibilità di raddoppiare, mentre Wagner poteva contare solo sul 29,74%.
Flop
A questo punto resta poco da analizzare, ormai le chip erano in gioco. Chidwick aveva chiaramente trovato un buono spot per mettere al centro tutto il suo stack, ma nel poker spesso questo non basta.
Questa era la situazione quando è sceso il seguente flop 6♦A♣9♠ che ha regalato un asso a Wagner, servendo a Chidwick un brutto colpo al cuore.
La coppia di assi portava Wagner nettamente in vantaggio, dandogli un 95,76% e quindi a Chidwick serviva trovare il quarto kappa per restare in gioco, cosa che accade solo il 4,24% delle volte.
Turn
Il 5♦ al turn non era ciò di cui Chidwick aveva bisogno. Ormai il giocatore britannico poteva contare solo sul river. A questo punto le sue probabilità di trovare il quarto kappa erano scese al 2,27%: una carta che realmente valeva almeno 9.500€.
River
Il 6♣ al river non ha cambiato la situazione e Chidwick è diventato l'uomo bolla del torneo.
Lo sconforto tendeva a sollecitare un’ampia gamma di reazioni, dallo scatto d’ira allo shock, ma Chidwick ha reagito piuttosto signorilmente. Si è comportato da vero professionista, alzandosi con poco più di un leggero borbottio, ha arrotolato le cuffiette attorno al suo MP3 e si è avviato verso l’uscita. Il vociare è iniziato tra quelli che sono rimasti in sala.
In Conclusione
Per molti giocatori la cosa più importante nei tornei è arrivare a premio, ma per quelli che giocano ai più alti livelli ciò che conta veramente è solo vincere.
Chidwick rientra in quest’ultima categoria. Avrebbe potuto foldare i kappa invece di fare call e questo gli avrebbe assicurato una vincita minima di 9.500€, ma quella non sarebbe stata la cosa giusta da fare. Per lui era un’ottima occasione per raddoppiare e poter mirare al primo premio di 614.000€.
Nel poker, la bolla è una fase stressante e quando si giocano molti tornei è inevitabile diventare prima o poi l’uomo bolla della situazione. All’EPT di Deauville è toccato a Chidwick che però non si è fatto intimorire dal rischio, impartendo a tutti una lezione su come si gioca per vincere anziché per aggiudicarsi un premio. E quando le cose non sono andate nel verso giusto per lui, ha gestito la situazione da vero vincitore, impartendo una seconda lezione di sportività e su come perdere con eleganza.
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