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Daniel Negreanu e il caso Tamayo: servono regole chiare e trasparenti

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Daniel Negreanu

Non si ferma l'eco delle polemiche per quanto successo durante il tavolo finale del$10.000 Main Event.

Anzi il fuoco riprende vita, dopo il podcast di ieri in cui Doug Polk ha ospitato sul proprio canale Youtube Daniel Negreanu ed Alan Keating: i due giocatori non si sono fatti pregare hanno dato vita assieme allo stesso Polk ad una serie di considerazioni molto interessanti.

Vediamo nel dettaglio.

Daniel attacca l'uso di Solver

Daniel Negreanu non è mai uno banale quando parla e anche su questo argomento Kid Poker non ha fatto mancare il suo pensiero. Ha preso atto di quanto successo, ha cercato di capire quello che hanno detto i protagonisti della vicenda, ma soprattutto si interroga sul silenzio delle WSOP in questo caso.

"Serve chiarezza. Da parte di chi organizza e gestisce i tornei. Bisogna capire cosa si può fare e cosa va oltre le regole. A mio avviso è stato commesso un errore nel non intervenire per fermare la curva di Tamayo: l'uso del PC è un aiuto non da poco e se in questo PC i solver ti danno tutte le informazioni possibili, allora diventa un vantaggio fin troppo ampio. A maggior ragione, quando dall'altra parte c'è un amatore che vive lontano dalle logiche dei software e quanto altro".

Tamayo
Tamayo e il pc incriminato

Negreanu però non se la sente di prendere di mira Tamayo e i suoi quotisti.

"Lo hanno fatto alla luce del sole, davanti a tutti e senza nascondere niente. Di conseguenza viene naturale pensare che stessero facendo tutto questo non pensando di fare una cosa bordeline, o del tutto illegale. Diciamo che negli ultimi 10 anni, anche il tavolo finale delle WSOP ha subito mutazioni per via della tecnologia e quindi, quello che abbiamo visto pochi giorni fa è un cosa che si poteva prevedere. Era solo questione di tempo.

In tutto questo Alan Keating mette sotto la lente di ingrandimento un altro aspetto. "Sono quattro le strade in cui si accende il No Limit Hold'em: sé i solver iniziano a selezionare mani e dal pubblico ti dicono quasi cosa fare, è chiaro che questo utilizzo della tecnologia diventa un vantaggio abissale. A mio avviso bisogna dare una stretta netta e immediata. E lo dico da giocatore di cash game, soprattutto.

La soluzione ventilata da Negreanu

Sia Daniel e sia Alan mettono nel mirino proprio le WSOP: a loro avviso serve il primo passo da parte di chi organizza. "Rendere chiara e trasparente la regola", con Negrenu che punta alla "soppressione totale dei Solver nell'area gioco dei tornei; sia da parte di chi gioca e sia da chi è li ai margini del perimetro per supportare amici e quanto altro. Chi non sta alla regola, prende inizialmente una pesante penalità e fino ad arrivare alla squalifica dal torneo". Insomma misure drastiche.

WSOP Final Table
WSOP Final Table

Negreanu non si limita solo a questo, ma invita anche i giocatori a vigilare cosa succede e farlo notare ai floorman. "Chi vede, anche se fuori dalla mano o dal torneo, deve dirlo in modo da collaborare con le direzione di gara. Se qualcuno avesse avvisato il floorman al tavolo finale del campionato del mondo, sono sicuro che quest'ultimo sarebbe intervenuto chiedendo di togliere il PC di mezzo. E' chiaro che in quella confusione generale, per una direzione di gara non è facile seguire quello che avviene nelle rispettive curve".

Vi lasciamo con l'intervista integrale, schiaccia play sul video e buona visione.

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Matteo Felli

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 20 mila articoli sportivi. Da 20 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".

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