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I tre aspetti decisivi per fare Level Up nel Cash Game: ecco quali

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Il rischio più grande da evitare durante una “scalata” nel poker è quello di non essere adeguatamente predisposti sul piano mentale e tecnico. Qualsiasi player che ha intenzione di approcciarsi in modo professionistico al Texas Hold’em deve avere come obiettivo quotidiano il perfezionamento delle proprie prestazioni.

Il tempo e la conseguente esperienza portano sicuramente i giusti vantaggi, ma la determinazione personale, la passione per il giochino e la propensione allo studio sono i tre elementi fondamentali per adattarsi al meglio e accedere di volta in volta allo step successivo.

Da questo, sorge spontanea la domanda: quando si è davvero pronti per un level up?

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un discorso soltanto economico e di abilità pokeristiche, ma in realtà gli aspetti da considerare sono molteplici e tutt’altro che scontati!

Vediamo insieme quali sono i requisiti minimi necessari per accedere al livello seguente:

1 – Mindset

L’aspetto psicologico del poker ricopre il primo posto per importanza. Sotto questo punto includiamo pazienza, il controllo delle emozioni, la gestione dello stress e la concentrazione.

Nelle fasi iniziali il passaggio al livello successivo potrebbe risultare pesante, perché si affrontano un nuovo field, nuove dinamiche di gioco e, in alcuni casi, perdite monetarie più grandi.

Un corretto approccio mentale ci allontanerà in primo luogo da un rapido level down e permetterà poi di vincere anche ai nuovi limiti.

2 – Analisi profonda

I numeri non mentono: per il level up è necessario prima battere il livello precedente con almeno 5 bb/100 su un campione di 300k mani e avere un minimo di 40 stack per il livello successivo.

Ovviamente i dati riportati sopra sono indicativi e da adattare in base alle esigenze del player e del livello in questione; ad esempio 300mila mani al NL2 sono effettivamente troppe e 40 stack potrebbero essere pochi per un giocatore che soffre particolarmente i periodi di varianza negativa.

3 – Fiducia in se stessi

Un player paralizzato dalla paura di sbagliare e influenzato da continue pressioni non può prendere buone decisioni al tavolo e formulare corretti thinking process.

Spesso ciò accade quando si ha una bassa autostima oppure quando gli importi dei piatti giocati sembrano enormi e fuori dalle nostre possibilità.

Se tali aspetti vanno a colpire la sfera emotiva della persona in real life, allora non stiamo giocando il livello adatto; un buon player deve restare forte e lucido e avere fiducia nelle proprie scelte.

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Matteo Felli

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 20 mila articoli sportivi. Da 20 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".

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