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Limpare è sempre sbagliato? Ecco quando possiamo farlo

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pot

Il limp non è certamente una giocata amata dai puristi della tecnica del no limit hold’em. Eppure, si possono trarre dei vantaggi da quest’azione ‘storicamente’ riconosciuta come debole.

Come tutte le novità da testare, comunque, è obbligatorio che se ne conoscano in modo approfondito pro e contro, soprattutto nel gioco iper-aggressivo che caratterizza gli mtt attuali (specialmente online) chiamare e basta, evitando di rilanciare, potrebbe in certi casi spiazzare i nostri avversari e farci accumulare molte chips.

Va detto che questa tecnica, peraltro neanche così nuova, è valida da adottare in early stage, quando disponiamo di uno stack deep, ovvero da 40 big blinds in su. Vediamo quali pro e quali contro esistono per questa tipologia di gioco.

Quando vale la pena

Quali sono, quindi, i vantaggi del limp? Ne analizziamo tre, tutti validi da adottare, lo ripetiamo, nei primi livelli di un torneo, quando il nostro stack ci permette di agire anche un po’ fuori dagli schemi.

1 – Pot piccoli

Già nelle prime fasi di un mtt, talvolta, ci troviamo a fronteggiare three-bet, four-bet, five-bet, con conseguenti decisioni complicate da prendere sia preflop sia postflop, dato che andiamo a rischiare anche porzioni importanti del nostro stack. Il limp, in sostanza, ci permette un pot-control sin dal preflop, cosa non negativa nei primi livelli di un torneo.

2 – Limpare per nascondere la mano

Se riusciamo a mixare questa mossa con un ampio range di mani, i nostri avversari troveranno molta difficoltà a capire cosa abbiamo realmente. Il nostro essere poco leggibili, dunque, potrebbe spiazzarli e fargli commettere di conseguenza degli errori.

3- Limpare per allargare il Range

Investendo poco, abbiamo la possibilità di giocare mani come assi suited, suited connectors, con cui possiamo vincere piatti grandi qualora colpissimo bene il board.

Il Limp può essere adottato anche per le monster (la mossa del nonno, ndr) e seppur la posizione non sia un fattore così determinante per questa strategia, si consiglia comunque di essere più tight in early position e più loose in late, specialmente dal cut-off e dal bottone.

Di vitale importanza la capacità di saper gestire il board, riuscendo a foldare ad esempio K-K quando un A esce al flop e gli avversari fanno azione. Così come riuscire a gettare le carte nel muck quando, seppur con un punto decente, comprendiamo di essere battuti.

Contro

1 – Multiway pericolosi

Si generano multiway pot complicati da giocare, specialmente contro 3-4 o anche 5 rivali. Spesso si tratta di giocatori amatoriali, alle prime armi e spesso indecifrabili nel loro gioco senza logica. Di conseguenza ci assumiamo troppi rischi.

2 – Perdere Valore

In precedenza fra i pro del Limp, abbiamo detto che possiamo nascondere la nostra mano Monster per ottenere il massimo risultato. In questo caso però è anche vero il contrario e limpando ad esempio gli assi, non solo rischiamo di farceli scoppiare, ma anche se tengono, di perdere valore dalla nostra debole giocata.

3 – Foldare aiuta

Il Limp permette di allargare notevolmente il range con cui giocare e in questo modo limitiamo i danni nel caso in cui non hittassimo niente sul board. Il rischio però di finire dentro ad una mano limpata e non saperne più uscire, oppure di non essere in grado di passare, potrebbe costare carissimo. Quindi prima di limpare, valutate se non sia il caso di foldare.

4 -Giocare fuori posizione

Spesso gli avversari rilanceranno sul nostro limp, quindi flattando giocheremo la mano fuori posizione. Una situazione alquanto scomoda e pericolosa.

Si comprende facilmente, dunque, che è necessario possedere una discreta abilità nel gioco postflop, perché le situazioni che ci troveremo a gestire non saranno semplici e del tutto chiare. Quelle peculiari, appunto, dei multiway pot.

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Matteo Felli

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 20 mila articoli sportivi. Da 20 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".

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