Strategia, come selezionare tavoli e rivali: 5 punti fondamentali
Saper selezionare tavoli e avversari a noi congeniali, è il primo passo verso il successo. Molti giocatori preferiscono affrontare tavoli di squali, perché convinti che gioverà, rischiando di sovrastimare le proprie skills.
In pochi invece sono in grado di fare il percorso inverso, tentando di affrontare giocatori scarsi o con qualità inferiori alle loro.
La vera abilità sta proprio qui: la selezione. Non la grandezza del rivale, non il nome pesante e nemmeno il proprio ego. Ma capire quale tavolo e quale avversario può portare profitto. Per capire tutto ciò, bisogna prima comprendere le nostre abilità.
Ci sono 5 aspetti per capire le proprie skill e determinare da soli il proprio valore. Vediamo quali sono
Abilità propria vs avversari
Il primo passo è quello di essere onesti con se stessi e valutare le nostre vere qualità. Per farlo devi cercare di analizzare anche le skills dei rivali. Al tavolo sei te a comandare il gioco?
Sei tu a dominare la scena? Con le tue abilità, riesci a portare gli avversari a determinate scelte? Riesci a contaminare il loro gioco? Se la risposta è sempre si a queste domande, allora significa che sei il players più abile al tavolo.
I giocatori al tuo tavolo non riesci a tenerli sotto controllo? Ti creano grattacapi e dubbi? Patisci il loro gioco? Allora probabilmente sono loro ad essere più abili di te. Sembra una banalità, ma già queste serie di domande e di risposte, possono essere sufficienti per misurare la nostra abilità e quella degli altri giocatori presenti al tavolo.
Scegliere il miglior tavolo possibile
Il più comune errore è quello di lanciarsi nella mischia, senza prima controllare che tavoli ci sono nella poker room e che tipo di giocatori prendono parte alle partite in corso. La famosa selezione dei tavoli è propria questa. Un bel giro, cercando il tavolo che può consegnarti più profitto. Solo così possiamo ambire ad un risultato positivo nel lungo termine e solo con questa filosofia si può rimanere a galla a lungo nel poker moderno.
Cambio di tavolo senza attirare attenzione
Uno degli aspetti fondamentali per un giocatore di poker e l’onestà con se stessi. Siete in un tavolo di squali e non riuscite a trovare il bandolo della matassa? Il tavolo in questione ha un livello che sta diventando troppo alto per il vostro bankroll? Se la risposta è si, bisogna avere l’onestà di dirlo a noi stessi e se possibile cambiare tavolo. Ma tutto questo senza dare nell’occhio agli altri giocatori presenti. E se qualcuno di essi chiede come mai, non dovremo dire la verità, ma inventarci la scusa più banale e planare poi su tavolo molto più morbido.
Vincere e non sentirsi invincibili
Il punto 4 si ricollega in qualche modo al punto 3. Diciamo che il tavolo affrontato è troppo difficile per le nostre qualità. E non sarà certo un piatto vinto a cambiare questa valutazione. Dunque se avete deciso di alzarvi e passare ad un’altra partita, fatelo anche se nelle ultime mani il vento sembra cambiato. Prima o poi tornerà a spirare contro di voi.
Cambiare senza porsi limiti
In precedenza vi siete spostati dal Tavolo A al Tavolo B, passando da una partita di squali ad una di players occasionali. Adesso però il field si sta invertendo e voi siete di fronte ad una scelta: restare nel B e rischiare grosso contro avversari potenzialmente pericolosi, oppure spostarvi di nuovo sul tavolo A in modo da affrontare players alla portata. Nessuno vi impedirà niente e se ritenete più profittevole un cambio di tavolo, fatelo pure.
La chiave di tutto il discorso è racchiusa nel pensiero vincente. Per essere vincenti dobbiamo capire le nostre abilità e i nostri limiti. Lo stesso vale quando analizziamo gli avversari. Infine la scelta e la selezione dei tavoli diventano decisivi per arrivare ad un pensiero vincente. Nel poker l’unico premio finale è il profitto. Tutto il resto sono chiacchere e sconfitte.