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Un giorno da pro: racconto immaginario di vita comicamente vissuta

6 min read
Che vita, i pro!

Dai, ditelo!
Tutti abbiamo sognato di essere un famoso poker pro, di avere un sacco di soldi, una (o due) casa piena di gadgets tecnologici come quella di Daniel Negreanu, un parco macchine talmente ingente da non sapere quale auto scegliere per andare a fare la spesa (supponendo che la servitù quel giorno sia in ferie).

Abbiamo giocato ad esasperare ogni aspetto della vita di un pro, infilandoci elementi Fantozziani e di distorta attualità.
Non prendete per oro colato questo racconto immaginario ironico e dissacrante, soprattutto per sparlare di questa o di quella Room; facciamoci due risate che, almeno per ora, sono esenti da IVA!

Sveglia presto la mattina, dopo una notte a multi-tablare sulla piattaforma del vostro sponsor con giocatori che pur di giocare una mano con voi e di scambiare in chat due parole (ovviamente per immortalare nello screenshot l'avvenuto dialogo) vi fanno avere un travaso di bile.
Nessuno che ti porta il caffé, magari l'avete pure finito e l'unica capsula che vi è rimasta è al gusto Gatto Silvestro; in bagno per una bella doccia, ma la famiglia di origine caraibica che abita sopra di voi ha deciso di far fare il bagno ai tre pechinesi in ordine decrescente.
In estate va anche bene, ma in questa stagione solo i Norvegesi trovano beneficio da una doccia fredda!

I Social Media sono importanti

L'abbigliamente è molto importante per la giornata che andrete ad affrontare, e mentre i calzini sono ancora ad asciugare in quella roba che chiamano "asciugatrice" (nota soprattutto per la Teoria del Calzino Spaiato - quella del Calzino Sparito è proprietà centrifuga della lavatrice), vi sedete sul divano a controllare i vostri account.
Nella posta elettronica una signorina vi chiede di versarle dei soldi perché siete belli, un signore dal nome impronunciabile vi offre una scorta di Cialis formato famiglia.. oltre a due o tremila email che non avrete mai il tempo di leggere. Un occhio a Twitter: "Miiii ma quanto hanno scritto?? Nono, guardo solo i messaggi diretti!"
..7 messaggi che, in ordine sparso, ti ringraziano del follow, ti chiedono di cliccare da qualche parte, ti chiedono di donare il tuo 101 per mille alla Società dei Magnaccioni (o alla Big Eater Society, se siete esteri) e gli altri quattro non li leggete perché scritti in sanscrito antico.

Passate a Facebook.
125656545 notifiche: vi taggano in una svendita di RayBan veramente falsi, vi taggano in un torneo di briscola di Canicattì, la suocera vi tagga per il cenone di San Silvestro a Rimini, una cinquantina vi chiede la pass del Free Roll, novantanove vi chiedono di sbloccare il conto di SuperMegaPokerPlus&More (con le scuse più disparate), gli altri non li leggete.
Su Google+ nessuno vi considera, il contatore segna 0 visite dal Marzo dello scorso anno.

I calzini sono asciutti, vi infilate i pantaloni di vigogna, la maglia dello sponsor e uscite, senza giacca, perché sennò non si vede il logo del sopracitato sponsor. Andate a prendere la macchina, parcheggiata a due kilometri perché nel vostro condominio extra-lusso sono finiti i posteggi: gli ultimi tre disponibili sono stati affittati dai pechinesi (i cani). Gomma a terra, shit happens!
Chiamate un taxi che arriva dopo 23 minuti; indicate la destinazione e il tassista vi guarda dallo specchietto retrovisore con un ciglio strano mente la lanterna cinese attaccata allo specchietto dondola sonoramente.
"Ma io ti conosce!" - esclama Akhmed, e il vostro cuore si gonfia d'orgoglio. "Tu sei quello che vende pentole!"
"No, quello è Mastrota. Io sono Giangiorgio!"
"Ma tu sicuro? Noooo! Tu no Trota, al massimo Merluzzo! Tu mi fa scherzo, io guardo TV di voi e conosce te!"
Inutili i vostri sforzi per fargli capire che non somigliate nemmeno lontanamente al buon Giorgio Mastrota; a destinazione, dopo aver ascoltato la storia avvincente di Akhmed, pagate e promettete al conducente di fargli avere uno sconto sulla prossima partita di pentole per sua moglie, che cucinerà il tajin in vostro onore (cioè di Mastrota).

Il Boss non è mai contento

Entrate in ufficio, ultimo piano ovviamente e ascensore rotto, ovviamente. La super-sexy segretaria Betty vi chiede di attendere "un momentino" in sala d'attesa; il momentino diventa un'ora e attendete giocando online, perdendo rovinosamente quasi tutto il bankroll.
In appena tre secondi venite bombardati da email, messaggi e WhatsAppate che, in un italiano in precario equilibrio, vi informano che la notizia del vostro tracollo è di dominio pubblico.
Si spalanca la porta ed il boss, furente, vi chiede spiegazioni:
"Hai sperperato tutti i soldi degli sponsor! Come pensi che ne uscirà la nostra immagine? Noi dobbiamo dare un'idea solida, mica andare in giro vestito da barbone, senza nemmeno la giacca! Fa un freddo cane fuori, vuoi mica ammalarti? Se ti ammali non giochi e se non giochi noi perdiamo di credibilità."

Trambusto per le scale, arrivano cloni di Fox Molder in gessato nero con auricolare e occhiali scuri.
"Boss! Che succede?"
"Niente, niente! Piuttosto, strappa il logo dello sponsor dalla maglietta e fai finta di lavorare!"
"Ma come? Lo strappo? Ma non poss.." STRAAAAAAAP!

Man in Black: "Buongiorno. Ispezione fiscale. Lei, signore, lavora qui?"
Boss: "Si! Lui è Eustorgio, il lavavetri! Questo è un ufficio contabile, noi non giochiamo d'azzardo!"

Dopo due ore e mezzo a pulire i vetri del 27° piano, gli uomini in nero inforcano la tromba delle scale con banconote che escono loro anche dalle orecchie. Vi presentate di nuovo al Boss, sporco e sudato, con la maglietta stracciata.
Boss: "Cioè, tu ti presenti qui per avere un aumento? Ma nemmeno ti avessi fatto lavare il pavimento.. Fila a guadagnare!"

Decisamente è una giornata no.
Ma vi aspetta una cenetta con la vostra dolce e bellissima metà che vi ha dato appuntamento davanti all'ingresso di quel ristorantino così carino (e così caro); correte a casa, vi lavate (la doccia è fredda: i pechinesi devono fare il bagnetto serale), vi asciugate, vi profumate con l'Oust Assorbiodori sbagliando flacone, vi infilate la camicia rosa che lei vi ha regalato, i pantaloni gialli che lei vi ha regalato, i calzini verdi che lei vi ha regalato e le scarpe viola che è il suo colore preferito. Il tutto nel tempo di uno Spin&Go.
Arrivate spaccando il secondo. Attendete, fuori.
Attendete ancora, frattanto giocate un High Stakes online e vincete tutto il montepremi (seguono email e messaggi e WhatsAppate di congratulazioni), guardate l'ultima puntata di un serial che vi appassiona, ricaricate il telefonino dal caldarrostaio all'angolo e infine decidete di chiamarla.

E' una vita acustica..

Lei arriva, come una furia, a voi sembra la Madonna di Pompei: bella, truccata e ingioiellata, e le dite:
"Cara, sei bellissima!"
"Bellissima? Ma dico, sei ammattito?? Per prepararmi alla serata mi son svegliata alle 7; ho fatto dieci ore di shopping compulsivo (con la tua carta di credito), ho passato due ore dall'estetista per prendere un appuntamento, un'ora dalla manicure per parlare dello smalto migliore da indossare, sei ore dalla parrucchiera a parlare di come acconciare i capelli perché reggessero il diadema di smeraldi Svarkekkoski (che ho comprato con la tua carta di credito); ho fatto un bagno di novantasei minuti con il bagnoschiuma al Gatto Silvestro (che costa un sacco e spero che la micro-dose formato capsula da caffè che ho lasciato a casa tua sia stata messa in bagno e non in cucina dove l'avevo appoggiata) e ho impiegato due ore per truccarmi con un look naturale quando tu.. tu! Bruto! Mi hai chiamata per ricordarmi il nostro appuntamento! Sarei arrivata in tempo,sallo!, ti avevo anche mandato un'email per posticipare l'appuntamento di un'ora! Mi sono fatta bella per te e tu ti presenti vestito da clown??"

Si, la sua mail era quella per la quale non avevate il tempo..
Ma davanti a cotanta bellezza che allieta la vostra vita da super player pro, che saranno mai sei ore di ritardo?
E poi, domani è un altro giorno da PRO, come diceva quella schiappa di Rossella O'Hara!

Avete figli?
Aggiungete a quanto sopra una dose di under 18 (assortiti, non ci facciamo mancare niente) e ricominciate da capo!

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