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Phil Ivey, partita la controffensiva contro il Crockfords Casino di Londra!

Giovanni Angioni
Giovanni Angioni
Federico Colelli
3 min read
Phil Ivey

Ad un mese dalla decisione della Corte Suprema di Londra sul contenzioso tra il Crockfords Casino di Londra e Phil Ivey, risoltosi per il momento a favore della casa di gioco inglese che non dovrà quindi pagare al pro americano una somma di 7,8 milioni di sterline (12,4 milioni di dollari) vinta in maniera risultata irregolare ai tavoli di Punto Banco, il 10 volte braccialettato ha deciso di continuare la sua battaglia appellandosi in giudizio contro la decisione del Giudice Mitting.

"Posso confermare che Phil Ivey si è presentato in Corte d'Appello la scorsa settimana" ha dichiarato il suo legale Matthew Dowd della Archerfield Partners ai colleghi di F5Poker.

"Phil ha deciso di appellarsi alla decisione in quanto è fermamente convinto che l'edge sorting sia una tecnica assolutamente legale avendo giocato sempre in maniera corretta durante le sue sessioni di gioco al Crockfords".

Ricordiamo che Ivey aveva sbancato il Crockfords Casino ad Agosto 2012, ma la casa da gioco di proprietà del marchio Genting aveva rifiutato da subito di liquidare l'enorme cifra. Dopo mesi di negoziazioni che non avevano portato alla risoluzione del contenzioso, Ivey aveva deciso quindi di appellarsi alla Corte Suprema di Londra il 7 Maggio 2013: "Mi dispiace davvero che il Crockfords non mi abbia lasciato alternative tranne che procedere con un'azione legale, a seguito della loro decisione di non pagare le mie vincite. Ho molto rispetto per la proprietà del gruppo Genting, è stata una decisione difficile da prendere ma non avevo altra scelta".

Nonostante le premesse, oltre un anno dopo la denuncia di Ivey la Corte Suprema di Londra ha dato ragione al Crockfords Casino in quanto, secondo il Giudice John Mitting, Ivey "si sarebbe procurato un vantaggio che il gioco non prevedeva".

Si immaginava che la prima battaglia persa non avrebbe scalfito le ragioni di Ivey, e così il pro americano, convinto della legittimità del sistema usato per vincere una cifra così importante, la scorsa settimana ha fatto partire la sua controffensiva: "Barare non è nella mia natura, e non rischierei per alcun motivo la mia reputazione agendo in maniera illegale. Sono un professional gambler, il mio lavoro consiste nel ridurre in maniera perfettamente legale i vantaggi che i casinò hanno nei confronti dei giocatori. La mia integrità è infinitamente più importante per me di una grande vincita, per questo ho deciso di fare ricorso in appello, voglio dimostrare di essere stato trattato ingiustamente".

Il contenzioso con il Crockfords Casino non è il solo in corso al momento per Phil Ivey,impegnato su un altro fronte a contrastare in questo caso il Borgata Hotel Casino & Spa in Atlantic City che ha citato in giudizio Ivey ad Aprile per chiedere la restituzione di una cifra di 9,6 milioni di dollari vinti ai tavoli di Baccarat nel 2012 usando sempre la famosa tecnica definita "edge sorting".

Un'eventuale vittoria in appello a Londra farebbe tirare un enorme sospiro di sollievo al Tiger Woods del poker, che nei giorni scorsi ha deciso di sospendere, almeno temporaneamente, l'app facebook di Ivey Poker (che dovrebbe potrebbe tornare nel 2015) visti i tempi non floridissimi e le cause in corso dove ballano circa 22 milioni di dollari!

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