Roland De Wolfe e Josh Gould accusati di collusion da un esperto
Mentre continua la battaglia legale tra il trader di Dubai Iraj Parvizi e il casinò londinese Les Ambassadeurs, emergono nuovi dettagli a favore delle accuse di Parvizi.
"Non c'è nemmeno la minima possibiltà che la partita di poker in questione fosse equa e trasparente", ha dichiarato Richard Marcus, giocatore professionista e autore di poker, che si definisce l'esperto numero uno in imbrogli al casinò e nel poker."
Secondo The Telegraph Marcus, che spesso viene ingaggiato dai casinò per individuare eventuali imbrogli, ha accusato i giocatori Josh Gould e Roland De Wolfe di aver agito in collusione contro Parvizi in almeno una partita, quella che ha dato l'avvio all'intera causa legale e che in un'unica sessione è costata a Parvizi 185.000£.
La partita è stata totalmente compromessa dalla collusione tra [ i giocatori] Josh Gould e Roland De Wolfe", ha spiegato Marcus dopo aver visionato ogni singola mano attraverso i video di sorveglianza della sala.
Nonostante la testimonianza di Marcus getti un'ombra su Gould e sul vincitore di un braccialetto WSOP, De Wolfe, il casinò continua a rifiutare ogni responsabilità.
La battaglia legale tra Parvizi e Les Ambassadeurs è cominciata all'inizio dell'anno, quando il quarantottenne uomo d'affari ha deciso di promuovere una causa per 10.000.000£ contro il prestigioso casinò di Londra, Les Ambassadeurs, accusato di aver mancato al proprio dovere di impedire collusione e imbrogli di altro genere."
Parvizi, che fino a quel momento era uno dei giocatori high stake regolari del casinò, sostiene che i 10.000.000£ che reclama rappresentato l'ammontare di denaro che ha perso in una serie di partite tra il 2010 e il 2013.
Secondo lui i due giocatori professionisti hanno complottato contro di lui, spingendolo a puntare il più possibile per poi dividersi i proventi della partita a gioco finito.
Tuttavia, già a inizio anno The Daily Mail ha pubblicato la dichiarazione di una fonte rimasta anonima che avrebbe preso parte alle partite in questione, in cui si suggeriva che i milioni persi dall'uomo d'affari avrebbero più a che fare con la sua mancanza di abilità nel gioco più che con la reale esistenza di un imbroglio programmato.
"Nessuno ha bisogno di imbrogliare per battere Iraj", ha affermato il giocatore. "Siamo professionisti e il suo gioco è terribile. E' un po' come se il Brasile giocasse una partita di calcio contro il San Marino."
Per rimanere sempre aggiornati su tutto quello che accade nel mondo del poker, seguite PokerNews Italia su Twitter e diventate fan su Facebook.