"Two plus two" vince la causa, violati i diritti del marchio. Il pluribraccialetto Dutch Boyd condannato a pagare
Dopo una battaglia legale durata qualcosa come 5 anni (alla faccia dei nostri contenziosi italiani), Dutch Boyd è chiamato alla cassa.
Nella giornata di venerdì scorso una giuria composta da tre rappresentanti della nona Corte d'Appello degli Stati Uniti, ha confermato la vecchia sentenza del marzo del 2012, in cui si sosteneva che Boyd aveva agito in mala fede nella registrazione del nome del dominio "twoplustwopoker.com".
In quella occasione il Giudice Distrettuale Kent Dawson aveva stabilito che il due volte Campione del Mondo e braccialettato WSOP, aveva agito in modo "deliberato e intenzionale", condannandolo a pagare25.000$ per i danni procurati alla "Two Plus Two Publishing LLC" e altri 33.985$ per le spese legali.
"E' sicuramente una bad beat", ha dichiarato Boyd a Pokernews nella giornata di lunedì. "Adesso c'è almeno una persona in più che farà il tifo per me questa estate a Las Vegas", aggiunge sarcastico.
Il tutto partì nel dicembre del 2009 quando i legali di "Two Plus Two" presentarono una denuncia a carico di Boyd e di Antonio Scocozza, accusandoli, tra le altre cose, di aver registrato un dominio internet che vìola il marchio registrato Two Plus Two ed usa la frase Two Plus Two, con l'intento di dirottare gli utenti del sito verso altri forum.
Mason Malmuth, il proprietario di Two plus Two, ha negato ogni tipo di commento dicendo che avrebbe rilasciato una sua intervista/dichiarazione sulle pagine web del proprio sito, poi, proprio sul forum, ha scritto quanto seegue:
Siamo molto soddisfatti di questa sentenza e sull'accaduto rilasceremo una dichiarazione ufficiale nel prossimo futuro.
Questo non è il primo incidente capitato a Boyd fuori dal tavolo da gioco; sempre nel 2012 vendette un braccialetto in oro conquistato in un evento preliminare alle Five Diamond Poker Series disputatesi al Bellagio nel 2008.
La sua dichiarazione fu...be'... giudicate voi:
"E' un bel braccialetto da guardare, ma non ho intenzione di indossarlo e penso non ce l'avrò mai".
"Sto solo vendendo qualche pezzo per raccogliere qualche soldo a Natale.
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