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Runner Runner: il nuovo thriller ambientato nel mondo del poker

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Ilaria Pernice
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Runner Runner: il nuovo thriller ambientato nel mondo del poker 0001

Attesissimo da tutti gli appassionati del settore, finalmente il prossimo 24 ottobre arriverà anche sugli schermi italiani Runner Runner, il thriller diretto da Brad Furman e distribuito dalla Twentieth Century Fox.
Il film è tratto da un romanzo di Dennis Lehane, già autore di Mystic River, Gone Baby Gone e Shutter Island, adattato per il grande schermo dagli sceneggiatori Brian Koppelman e David Levien, autori anche di Rounders-Il giocatore e di Ocean's Thirteen.

Protagonisti del film sono Ben Affleck, nei panni di un ex imprenditore del poker online, fuggito in Costa Rica dopo il crack della sua azienda, e Justin Timberlake, nella parte di uno studente con la passione del tavolo verde che vede i propri risparmi per pagarsi il college bruciati dal fallimento dell'azienda di Affleck. Lo studente decide di andare fino in Costa Rica per rintracciare l’imprenditore, ma dopo averlo trovato sceglie di non tornare indietro e diventa il suo braccio destro.

Protagonista femminile a fianco di Affleck e Timberlake è Gemma Arterton, volto già noto per i suoi ruoli nei film Prince of Persia e Hansel & Gretel.

Il mondo del gioco d'azzardo ha cambiato volto e il Texas Hold'em ormai spopola da anni sul web. La vicenda è ambientata proprio su questo sfondo ma, nonostante qualche evidente analogia con la trama di Rounders–Il giocatore con Matt Damon e John Malcovich, non racconta una vera e propria storia di poker anche se tutto ciò che riguarda il gioco e il mondo che lo circonda è trattato sempre con massima precisione dagli esperti autori.

Runner Runner infatti è un thriller che viaggia tra belle donne, lusso, spiagge e carte finché la vicenda non prende una piega inaspettata. Il film tuttavia propone un elemento estremamente attuale: quello dei soldi "bruciati" dalle poker room. In pratica, ciò che è successo agli utenti statunitensi che ancora aspettano di ritirare i fondi dai conti delle società chiuse dal Department of Justice americano nell’aprile 2011, a seguito dell'ormai nota vicenda del Black Friday.

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Ilaria Pernice

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