Dario Minieri: alle World Series Of Poker super motivato, dopo il traguardo SNE!
La carriera di ogni giocatore professionista di poker è scandita da tanti momenti positivi, ma anche da fasi di downswing e di grande difficoltà nel ritrovare il proprio gioco.
Dario Minieri, sicuramente uno dei giocatori italiani più talentuosi e indiscussa star internazionale, incarna molto bene questa vicenda. Dopo annate in cui ha dominato la scena italiana e ha regalato al nostro paese grandi successi internazionali (per semplicità, uno su tutti: il braccialetto alle WSOP 2008), il pro di PokerStars ha attraversato un periodo molto difficile, con un grande calo di risultati e durante il quale sembrava aver smarrito la fiducia nel proprio gioco.
Tuttavia negli ultimi tempi, grazie all'indiscussa capacità tecnica ma soprattutto ad una forza di volontà e uno spirito vincente fuori del comune, Minieri è riuscito a recuperare la giusta concentrazione e mindset ed è ripartito alla grande. Il suo primo traguardo è stato aver raggiunto lo status di SuperNova Elite su PokerStars.it, unico finora ad aver centrato l'obiettivo nel 2013.
Adesso lo aspetta la trasferta a Las Vegas, per l'appuntamento live dell'anno.
Dario Minieri ha raccontato in esclusiva a PokerNews Italia questo suo momento.
Ciao Dario, e grazie per il tuo tempo. Prima di tutto complimenti per il tuo recente grande traguardo ottenuto su PokerStars.it: sei il primo giocatore che nel 2013 riesce a riconfermarsi come SuperNova Elite! Come hai programmato questo obiettivo?
Grazie per i complimenti, mi fanno molto piacere anche perché era un risultato al quale tenevo moltissimo. Sono partito da subito super motivato per arrivare quanto prima allo status di SuperNova Elite e in realtà non ho seguito uno schema predefinito di tot ore al giorno. Mi sono buttato nell' "arena" e ho giocato il più possibile. Agonismo e voglia di raggiungere l'obiettivo sono stati il carburante giusto per arrivare in fondo!
Ti sei concentrato su qualche specialità di gioco in particolare?
Ho giocato moltissimi heads-up, sia in modalità cash game che sit&go. Questo naturalmente perché il tipo di gioco mi ha consentito di accumulare rapidamente tanti punti per lo status di SNE. Poi anche cash game 6-handed (forse il mio preferito) e un po' di MTT.
Obiettivo online raggiunto, quindi. E parlando di live, occhio puntato sulle WSOP 2013?
Naturalmente! Guarda, sto preparando le valigie, visto che parto dopodomani. Sono davvero concentrato su quello che considero l'appuntamento live dell'anno. Il risultato ottenuto online mi sta dando le giuste motivazioni e l'iniziezione di fiducia nel mio gioco che forse mi era un po' mancata negli ultimi anni. Mi sento bene, in forma, competitivo e determinato a regalarmi (e, perché no, regalare all'Italia) qualche soddisfazione.
Hai un programma di gioco?
In realtà no. Giocherò tanto, sicuramente, ma deciderò giorno per giorno su quali tornei concentrarmi. La base saranno i tornei, meno il cash game. Giocherò sia NL che altre specialità, ma di sicuro sarò nel field del Main Event!
A proposito di Main Event WSOP, hai una tua ricetta per un torneo di questo tipo?
Io penso che non esista una strategia predefinita o valida in qualsiasi caso. Di sicuro, in un torneo di questo tipo e dimensione, ci vuole tanta tanta pazienza. Il field è mostruoso, anche se ci sono tantissimo giocatori "occasionali" che vogliono provare il "colpo" della loro vita, e sinceramente trovare qualche tavolo abbordabile soprattutto all'inizio, aiuta. Il mio approccio sarà quello di cercare di adattarmi il più possibile ai giocatori che incontrerò, per sfruttare le loro debolezze. Flessibilità massima è la mia ricetta.
Flessibilità, pazienza e anche resistenza fisica e psicologica, possiamo immaginare. Cosa farai per recuperare le energie o scaricare la tensione nei momenti di pausa dal gioco?
La cosa che mi aiuta di più quando non gioco, è l'attività fisica. Mi dedicherò a qualche buona sessione di palestra mi rimanere in forma e rilassarmi un po'.
Un'ultima domanda Dario, sul mercato del poker in Italia. E' evidente dai numeri che il gioco sta registrando un calo nel nostro paese. Secondo te, si tratta solo di crisi economica o c'è anche un po' di disaffezione nei confronti del TH NL?
Io penso che la causa principale sia la crisi economica che sta colpendo tutto il nostro paese e in tutti i settori, non solo quello del gaming. Di sicuro qualche novità nel gioco, qualche variante, può aiutare. Ma se mancano i soldi per le necessità primarie, le persone non possono permettersi certamente il lusso di giocare. Speriamo passi in tempi abbastanza brevi.
E lo speriamo anche noi. Così come speriamo tu possa regalare a tutti gli appassionati italiani di poker e ai tuoi tifosi in particolare qualche bella emozione da Las Vegas. Grazie Dario!
Ci proviamo di sicuro! Grazie a voi e un saluto a tutti gli amici di PokerNews Italia!