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Bwin.Party: nel 2013 più qualità e meno quantità nel poker

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Nicola Pagano
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Bwin.Party: nel 2013 più qualità e meno quantità nel poker 0001

Non è ormai un segreto che il 2012 sia stato un anno nero per il poker del colosso Bwin.Party.

Dal 2010 al 2012, il gruppo ha perso più di 300.000 "giocatori unici" (936.000 nel 2010, alla fine del 2012), registrando un calo della revenue giornaliera di 260.000€ e chiudendo il 2012 con una perdita di €64,7 milioni, al netto delle tasse.

Secondo il nuovo CEO di Bwin.Party, Norbert Teufelberger, la ragione principale, crisi economica a parte, risiede nello sforzo compiuto dal gruppo per realizzare l'integrazione tra le piattaforme e i giocatori di PartyPoker e Bwin. Operazione sicuramente molto costosa, se si considera che è stata realizzata in tutti i mercati a livello mondiale, e in alcuni casi (es. il Belgio) anche con l'acquisizione di nuove licenze.

Il forte investimento ha sicuramente contribuito al risultato economico negativo, sottraendo importanti risorse all'innovazione della pokeroom. Innovazione che, sempre nelle parole di Teufelberger, sarà al centro della stretegia di Bwin.Party per il 2013.

Gli elementi chiave di questo nuovo approccio al mercato saranno: meno investimenti sul marketing del .com, più attenzione ai mercati regolamentati, l'offerta di un prodotto di maggiore qualità, e soprattutto un occhio di riguardo ai giocatori che si avvicinano al poker "per intrattenimento" prima che per trarne un guadagno.

Alcune mosse in questa direzione sono già state compiute, come l'eliminazione del livello VIP Palladium, quello con maggiore rake back, l'eliminazione del badbeat jackpot e soprattuttoil recente test sulla separazione tra tavoli per "shark" e quelli per "fish".

Secondo il management del gruppo, il poker online negli ultimi 10 anni ha perso di vista l'evoluzione compiuta dai social media, soprattutto attraverso i social network, e questo è il gap tecnologico che dovrà essere colmato nel 2013. Anche per questo, è già attivo un accordo con Zynga per il lancio di una piattaforma di gioco su Facebook.

Infine, e questo non è secondario, il rilancio della piattaforma Bwin.Party, passerà anche attraverso la situazione del mercato americano. Sempre secondo Teufelberger, se PokerStars riceverà la licenza di operatore legale, "le opportunità di mercato saranno inferiori", ma se dovesse prevelare l'ostilità dell'American Gaming Association nei confronti della compagnia dell'Isola di Man, allora si tratterà di un discorso a due "tra noi e Caesars."

Nel frattempo, secondo i dati del sito PokerScout.com, Bwin.Party ha recuperato il secondo posto nella classifica del traffico dei giocatori di cash game real money, approfittando della caduta di Full Tilt. Al terzo posto, il network iPoker, in trend positivo da alcune settimane, tallona da vicino Bwin.Party.
Da notare il crollo di Full Tilt che, dopo un inizio con 6.700 giocatori di cash attivi (novembre 2012), si trova oggi con un numero più che dimezzato.

RankSite7-Day Average
1PokerStars23,600
2PartyPoker3,300
3iPoker3,200
4Full Tilt Poker3,050
5888Poker2,450
6Winamax.fr2,000
7PokerStars.it1,940
8PokerStars.es1,680
9PokerStars.fr1,380
10MPN1,340
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Nicola Pagano

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