Sofia Lovgren Parte II: la mia vita tra Catania e Goteborg
Come promesso in calce alla prima parte dell'intervista di Sofia Lovgren pubblicata nella giornata di ieri 24 ottobre, eccoci puntuali con la pubblicazione della parte finale delle dichiarazioni rilasciate a PokerNews dalla compagna di Luca Moschitta.
Il tuo ragazzo, Luca Moschitta (Team Online PokerStars.it ndr) , si è comportato al tuo pari abbastanza bene all'EPT di Sanremo finendo al 25 ° posto per $ 24.532. Com'è stato arrivare insieme in fondo ad un torneo di questa caratura? Inoltre, hai avuto la possibilità di giocare allo stesso tavolo? In caso affermativo, come è andata?
E' stato molto divertente provare una deep run nello stesso torneo e ci siamo sostenuti l'un l'altro per tutto l'evento. Alla fine del Day 1, siamo capitati allo stesso tavolo ma per fortuna non ci siamo scontrati in grossi piatti in nessuna occasione. Inoltre, al day 4 con sette tavoli rimasti in gioco, la sorte ci ha riservato un nuovo tavolo comune. Lui ha 3bettato sulla mia apertura un paio di volte, ma sempre quando non avevo una mano forte per fronteggiare i suoi rilanci. Se mi avesse eliminato avrebbe dormito sul divano per le successive 4 settimane ! Scherzi a parte, avevamo messo già in preventivo che questo sarebbe potuto accadere e in quel caso avebbe vinto il migliore o il più fortunato.
Abbiamo già avuto modo di scoprire che sei di Goteborg, in Svezia. Vivi ancora lì o ti sei trasferita?
Amo la mia città natale, Gothenburg, anche se devo ammettere che il clima di Catania, in Sicilia, da dove il mio ragazzo proviene, è meglio soprattutto in questo periodo dell'anno. Vivere in due Paesi diversi, in cui entrambi hanno una propria famiglia e i propri amici, significa avere una ragione in più per viaggiare, quindi stiamo spendendo il nostro tempo a metà tra Goteborg e Catania per stare insieme il più possibile e per vivere al meglio le cose belle dei nostri posti d'origine.
Dividiamo le nostre vite insieme in un appartamento a Göteborg e un altro vicino al mare di Catania. Buona cosa, siamo entrambi professionisti di poker sponsorizzati, quindi in grado di sincronizzare i nostri orari dei tornei in modo da avere un'occasione d'oro per viaggiare e conoscere il mondo insieme.
Quindi ami molto viaggiare, qual è il posto nel quale hai giocato che preferisci e perchè?
E' una domanda difficile, soprattutto perché sono stata in così tanti bei posti a giocare a poker nel corso degli ultimi anni che potrei dimenticarne qualcuno.
Las Vegas è speciale con tutti i tornei proposti durante le WSOP e tante altre cose da fare insieme al poker, le feste in piscina, le meravigliose discoteche e i ristoranti incredibili. Ma probabilmente le Bahamas sono in cima alla mia lista di preferenze. Una sedia a sdraio in riva al mare incredibilmente blu e un daiquiri alla fragola rappresentano per me un mix perfetto di relax dopo la conclusione di un torneo di poker.
Trovi che la gente ti tratti in modo diverso rispetto agli altri giocatori ai tavoli da poker in modo da trarre qualche tipo di vantaggio?
Sì, la gente a volte mi sottovaluta ai tavoli visto che sono una ragazza. Alcuni giocatori possono pensare che sia molto facile rubare le mie chip e pensano di poter bluffare facilmente su di me. Questo è un grande vantaggio in quanto alla fine mi sono spesso trovata nella condizione di intercettare il loro gioco e prendere tutti i loro soldi. E' anche molto più facile per me eseguire un grande bluff, perché di solito non si aspettano che io abbia le capacità per farlo. Di solito foldano, sorridono e dichiarano "nice hand".
Quale storia si nasconde dietro il tuo nickname "welllbet"?
Ho deciso il nome su PKR quando avevo 18 anni, mi piaceva il nome e ci avrei scommesso che mi avrebbe portato fortuna. E così è stato; spero lo sia anche in futuro.