I File Lederer: Il Backlog e il Black Friday
Nella terza parte dell'intervista esclusiva per Pokernews, Lederer parla della sua scoperta di un backlog a nove cifre che serviva ai pagamenti. Lederer dice che sia lui che gli altri membri del consiglio direttivo erano stati lasciati al buio circa il backlog dal CEO Ray Bitar.
"Poi le cose gli sono sfuggite di mano ed a Dublino were hanno cercato di infangare il tutto per non dire nulla al consiglio" dice Lederer.
Secondo Lederer, Bitar lo informò del backlog il 7 Aprile, solo 8 giorni prima che il Dipartimento di Giustizia chiudesse I 3 maggiori siti di poker negli USA. Lederer era a Dublino, pronto a partire per Dubai, quando Bitar lo chiamò per dire del backlog a lui e Chris Ferguson. Lederer era arrabbiato e scioccato dall'accaduto ma decise comunque di partire per Dubai.
"Non avevo tempo di pensare a quello" continua Lederer. "Dovevo volare a Dubai per delle cause di forza maggiore e non potevo cancellare il viaggio ma sapevo che quello che mi aveva detto Ray era importante."
Con questa terza parte dell'intervista, arriviamo ai fatti accaduti il 15 Aprile 2011. Lederer racconta dove si trovava quando gli è arrivata la notizia delle accuse da parte del Dipartimento di Giustizia e descrive il suo stato d'animo iniziale e le preoccupazioni riguardo il futuro della società.
Nota: le idee e le riflessioni che vengono esposte in questo video, sono quelle dell'intervistato e non riflettono necessariamente quelle di PokerNews.