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Wsop, fioccano le polemiche all'evento #45!

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Stefano Villa
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Wsop, fioccano le polemiche all'evento #45! 0001

Non mancano gli episodi controversi alle WSOP 2012. Uno dei più eclatanti è successo ieri durante l'evento da 50K di buy-in. Si tratta del "Poker Player Championship" (evento #45), un torneo che prevede tutte le varianti del poker, a cui hanno partecipato 108 giocatori. Ma veniamo alla mano che ha fatto molto discutere. La specialità è il Pot Limit Omaha.

La mano si apre con 5 limp, Charles Pacheco, Viktor Blom, Abe Mosseri, Shaun Deeb e John D'Agostino. Nikolai Yakovenko da BB rilancia a 12.400, seguito dal call dei primi 3 giocatori, ma quando l'azione arriva a Shaun Deeb questi rilancia “pot” ossia i suoi resti per 68K. Fold di D'Agostino, Yakovenko ci pensa un po' e poi se ne esce con un "Ok, vado all-in!". Ma se lo stack di Deeb era leggeramente superiore al piatto, quello di Yakovenko era superiore e quindi il suo non poteva essere un all-in completo. Pacheco e Blom se ne vanno e la palla arriva a Mosseri il quale chiede il count a Yokovenko: il russo ha 407.300 chips, contro le 400.000 di Mosseri. Quest'ultimo "tanka" per quasi 15 minuti, fino alla richiesta di "clock" da parte di Yakovenko. Allo scadere del tempo concesso dal floorman, Mosseri dichiara "call". Si va allo showdown:

Mosseri AAJ5
Yakovenko KK33
Deeb JJ107

Board: QJ2108

Il primo verdetto è chiaro, main pot a Deeb (triple up) grazie ad una scala e side pot a Mosseri con una coppia d'assi.

A questo punto però Yakovenko realizza che Mosseri si è limitato al call e inizia a chiedere spiegazioni sul da farsi visto che entrambi avevano uno stack superiore al “re-pot” che Yakovenko aveva annunciato.

Il primo floorman delle WSOP giunto al tavolo ha quindi disposto che il reraise di Yakovenko fosse di 246K con Mosseri che avrebbe coperto aggiungendo altri 150K decidendo che il turn e il river sarebbero dovuti essere ripetuti ex novo dopo aver mischiato il mazzo. In sostanza l’azione al flop non era stata completa, dal momento che entrambi i giocatori avevano ancora chips a disposizione e andava rigiocata da capo.

A questo punto Deeb che era allin senza alcun dubbio e che aveva assaporato il triple-up si è trovato innanzi la possibilità di essere eliminato. E’ quindi arrivato un secondo floorman che ha cambiato la decisione del primo, decretando che l’all-in era stata la decisione accettata da tutte le parti sedute al tavolo (silenzio assenso?) e che andava rispettata l’azione condivisa. Yakovenko ha quindi dovuto coprire l’intero stack di Mosseri rimanendo di fatto senza speranze e finendo out poche mani dopo.

Una scelta che ha scatenato le polemiche di tutti i Pro presenti in sala tenuto anche conto che si trattava del secondo evento più oneroso delle WSOP 2012.

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Stefano Villa

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