Poker live:Rinvio delle concessioni a Gennaio 2013
L'emendamento presentato dal deputato Gerardo Soglia del Gruppo Misto che richiedeva una proroga dei termini sulla promulgazione del bando di concorso per le licenze per il poker live, ha avuto il Sì dalla Commissione ‘Finanze’ della Camera dei Deputati, in sede di esame degli emendamenti sull’articolo 10 del Decreto Fiscale del Governo Monti. Ricordiamo che Gerardo Soglia, aveva già presentato un emendamento sul bet exchange, in cui richiedeva l'abrogazione immediata di norme "che evidenziano profili di rischio in ordine a comportamenti fraudolenti in danno dei medesimi giocatori ovvero di riciclaggio".
Una vera epopea legislativa che già aveva visto, con il Decreto Mille proroghe, un posticipo a giugno 2012 ed ora le concessioni dovranno essere assegnate entro l’1 gennaio 2013. Questo ulteriore slittamento influisce negativamente sui concessionari, che da troppo tempo aspettano di entrare nel mondo del giochi italiani. Si ipotizza che il lancio del bando di gara e della conseguente asta di vendita per le nuove concessioni sul poker live, sarà suddivisa in due tranche del 50%.
Si spacca in due l'opinione su questo ritardo, molti operatori credono che questi mesi non serviranno a migliorare la situazione, mentre altri, compreso Domenico Tresa presidente di Italian Rounders, sostengono che “..è vero che questo slittamento ha prodotto comunque ancora più attesa dopo 3 anni che il settore è fermo e continua a non decollare. Tuttavia siamo convinti che questa sia la data definitiva per il lancio del poker live e si continua a lavorare nel reperimento sale, del personale e stiamo ultimando i sistemi di gestione automatizzati delle sale con l'affinamento di software e organizzazione del lavoro. Ormai il legislatore ha deciso di partire a gennaio e crediamo che stavolta ci siamo davvero e sfrutteremo questo tempo per prepararci al meglio”.
Opinione diffusa è quella di considerare questo rinvio come una scelta dal significato politico, sollecitata anche dai media che pongono spesso l'attenzione negativa sul gioco pubblico e in generale sul mondo del poker in Italia.
Se pensiamo che per le 1.000 concessioni la base d'asta di partenza è di 100.000 euro e che le stime economiche sulla raccolta dicono che dovrebbe essere vicina ad 1,5 miliardi di euro annui, con una tassazione pari al 3% e l'80% circa che andrà a coprire la spesa per il montepremi dei tornei e ulteriori, la perdita di altri sei mesi di una legge già approvata nel 2009 dal Parlamento, determina senza dubbio un'ingente danno all'erario.
Per ora, ancora una volta si navigherà tra la nebbia e il poker live resterà in bilico tra legalità e illegalità.